Il sindaco di Ciserano perentorio
«I soldi dell'acqua vanno pagati»
Un summit operativo lunedì 7 dicembre in municipio a Ciserano e, da mercoledì, via agli interventi pratici nei condomini Anna e Athena di Zingonia per togliere l'acqua e sigillare le case disabitate. Questo il programma dell'inizio settimana per far fronte all'emergenza Zingonia, dove domenica due delle cinque torri di corso Europa erano ancora senz'acqua. «Avevamo chiesto una somma minima come segnale per riallacciare l'acqua, ma gli Anna 2 e 3 non l'hanno raccolta», spiega il sindaco Enea Bagini, a capo della lista civica «Solidarietà e progresso per Ciserano».
Sindaco, ma secondo lei sarà possibile, oggettivamente, raccogliere i quasi 400 mila euro di debito accumulato in questi anni?
«Non ci sono alternative. Non si scherza, stavolta. La Bas è stata davvero disponibile e la ringrazio: ha capito che l'emergenza Zingonia va oltre l'acqua, concedendoci altro tempo. Ma tra 15 giorni, se non inizieranno i pagamenti secondo il piano che verrà definito, l'acqua verrà tagliata definitivamente».
Finora quanto avete raccolto?
«7.450 euro dai tre palazzi ai quali sono stati riaperti i rubinetti».
Ma i residenti dicono che la maggior parte delle spese per l'acqua arrivano dagli appartamenti occupati dagli abusivi.
«Vero, ma non so in quanta parte. E comunque non è mai stata pagata nemmeno l'acqua utilizzata da chi vive regolarmente nei palazzi, quindi ciascuno ci ha messo, anzi meglio dire che non ci ha messo, del suo».
Adesso però dovranno pagare.
«Senza dubbio. Voglio essere ben chiaro: non saranno fatti sconti a nessuno e non passerà il messaggio che questi residenti sono dei privilegiati. Sono cittadini di Ciserano come tutti gli altri e devono pagare l'acqua come fanno tutti. Come Comune saremo in campo per sigillare le case vuote e tagliare le condutture, così non si potrà più dire che l'acqua viene rubata da lì. Non ci saranno più alibi. E, soprattutto, chi vive lì deve capire che non ci saranno sanatorie, che sarebbero irrispettose nei confronti di chi ha sempre pagato. Dunque i 396.636 euro vanno pagati interamente».
Come intendete operare da mercoledì?
«Molto semplice: faremo passare casa per casa e faremo una scheda tecnica per ciascun appartamento. A mio avviso almeno 200 residenti non saranno reperibili e verranno cancellati dall'anagrafe. Se ci saranno, come temo, gli estremi per delle confische per interventi edilizi non autorizzati dal Comune, procederemo immediatamente».
I residenti, almeno alcuni, sembrano essersi armati di buona volontà.
«E meno male. Ognuno deve fare il suo. Noi abbiamo eccezionalmente chiesto e ottenuto di intervenire nelle parti condominiali, compito che non compete, di solito, a un Comune. I residenti dovranno dimostrare lo stesso impegno nel rispettare il piano di rientro del debito che, in questi 15 giorni, sarà definito».
Qualcuno ha proposto di collocare un contatore per ogni condominio.
«Non è fattibile. È impossibile togliere o mettere l'acqua in singoli appartamenti, a patto di non rimuovere, come faremo, fisicamente le condutture».
Sinceramente, sindaco, lei è ottimista o pessimista?
«Ottimista sul fronte dell'ordine pubblico perché in queste due settimane vogliamo ripristinare la legalità a Zingonia come non era mai stato fatto, d'accordo col prefetto che ringrazio per il tempismo, l'attenzione e la comunione di vedute. Ma pessimista sulla possibilità che tutti rispetteranno la strada che sarà intrapresa e il patto concordato».
Fabio Conti
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