Abbandonata dopo l'incidente:
nessuno ha reclamato il corpo
Proseguono le ricerche dei due uomini che sono fuggiti a piedi dopo il rocambolesco incidente stradale avvenuto nella notte fra sabato e domenica a Pontirolo Nuovo, incidente a seguito del quale ha perso la vita Vivian Alke, la ragazza di 26 anni originaria della Sierra Leone. Vivian abitava a Zingonia: era morta poco dopo il trasporto in ospedale. Clandestina e senza fissa dimora, era incinta da circa 13 settimane ed era una delle giovani africane che ogni giorno frequentano la provinciale Francesca, vittime del racket della prostituzione.
Per stabilire le cause della morte la magistratura ha disposto l'autopsia che sarà eseguita in tempi brevi. Intanto nessuno si è presentato ai carabinieri per reclamare il corpo della giovane.
Le persone che erano in macchina con lei (due uomini, secondo alcune testimonianze) erano scappate a piedi: la Golf su cui viaggiavano è risultata rubata, quindi l’ipotesi è che dopo aver caricato a bordo la ragazza e aver provocato l’incidente siano scappati per paura di avere guai con le forze dell’ordine.
Guai che, alla luce del decesso della ragazza, saranno ora molto più seri: se verranno identificati rischiano di essere incriminati per omicidio colposo e omissione di soccorso, oltre che per l’accusa di ricettazione di veicolo rubato.
Tutto è cominciato poco dopo le 22 di sabato sera lungo la provinciale Francesca a Pontirolo, nei pressi di un’area di servizio Agip. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, la Golf con a bordo Vivian Alke e i due sconosciuti sarebbe uscita di strada e, dopo aver abbattuto un palo dell’illuminazione pubblica, si sarebbe ribaltata più volte in un campo, dove poi ha preso preso fuoco.
La ragazza non è rimasta intrappolata nella macchina in fiamme, ma è stata trovata distesa sul prato a pochi metri di distanza: potrebbe essere stata sbalzata fuori dall’abitacolo durante il ribaltamento, oppure aiutata ad uscire dai due sconosciuti che prima di scappare forse si sono resi conto che la vettura stava prendendo fuoco.
In pochi istanti la Golf è stata avvolta dalle fiamme, che hanno raggiunto i due metri d’altezza, ed è andata completamente distrutta. Appena è stato dato l’allarme, sul posto sono intervenuti il 118 con l’automedica e un’ambulanza infermierizzata; i vigili del fuoco dei distaccamenti di Treviglio e Dalmine; e i carabinieri della stazione di Fara Gera d’Adda con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Treviglio.
I soccorritori al loro arrivo hanno prestato le prime cure alla ragazza, che era cosciente e non aveva traumi tali da far pensare che fosse a rischio la sua vita. Mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, la giovane è stata portata al policlinico San Marco di Zingonia, dove poco dopo le sue condizioni si sono rapidamente aggravate. Ogni tentativo di rianimare Vivian Alke, purtroppo, si è rivelato vano.
La salma della ragazza è stata quindi trasferita nella camera mortuaria del policlinico, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I carabinieri hanno subito avviato gli accertamenti per far luce sulle cause dello schianto: al momento sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che sia stato un incidente stradale, ma nella vicenda ci sono alcuni aspetti ancora poco chiari - primo fra tutti la singolare dinamica dell’incidente - su cui gli investigatori dell’Arma stanno portando avanti le indagini.
Subito dopo l’incidente hanno anche parlato con alcune delle prostitute che sabato notte si trovavano lungo la provinciale Francesca: alcune di loro avrebbero raccontato di aver visto Vivian salire sulla Golf insieme a due persone, che sono sembrate clienti come altri, e poi allontanarsi.
Gli accertamenti sulla targa dell’auto hanno permesso ai carabinieri di stabilire che si trattava di una macchina rubata: il furto è avvenuto il 9 settembre scorso a Treviglio e forse è questo uno dei motivi che hanno spinto i due a scappare dopo l’incidente. Anche la vettura è stata posta sotto sequestro per gli accertamenti del caso, ma il fuoco ha cancellato le tracce nell’abitacolo.
Le indagini, coordinate dalla Procura che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e omissione di soccorso, andranno avanti fino a quando i due fuggitivi non saranno individuati.
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