Telefonini: «Gli Sms
sotto i 13,2 cents»

Entro gennaio gli Sms non costeranno più di 13,2 centesimi e la tariffazione delle telefonate verrà calcolata a secondi per chi lo richiederà. Sono queste le principali novità che i consumatori italiani avranno a disposizione entro gennaio. Dopo un lungo e intenso confronto, dapprima con Asstel (l'Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese esercenti servizi di telecomunicazioni) e successivamente con i principali operatori di telefonia mobile, sono giunte mercoledì le risposte che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni attendeva. Si tratta di singole risposte trasmesse da Tim, Vodafone, H3G e Wind, che si differenziano per caratteristiche e modalità di applicazione in coerenza con il carattere concorrenziale del mercato.

Ciascun operatore adeguerà l'offerta
In pratica tutte però garantiscono che i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli Sms e a piani tariffari al secondo, che dovranno essere stabilmente offerti. Ciascun operatore attiverà in maniera differente la nuova offerta: alcuni adeguando i piani tariffari, altri offrendo la migrazione gratuita a nuovi piani tariffari coerenti con il regolamento comunitario. Spetterà ai singoli operatori comunicare alla clientela le diverse proposte.

L'Autorità, da parte sua, vigilerà sul rispetto dei principi generali di trasparenza e di tutela dell'utenza nonché sull'osservanza degli impegni assunti. «È una giornata positiva per i consumatori italiani. Quello raggiunto con la collaborazione degli operatori è un risultato che viene conseguito senza le consuete liti giudiziarie, come purtroppo avvenuto in passato», ha commentato il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò.

Il Consiglio dell'Agcom ha preso atto con favore delle proposte ricevute, deliberando l'avvio di una consultazione pubblica su regole di trasparenza e controllo della spesa nel settore della telefonia mobile. In particolare il Consiglio ha anche deliberato di sottoporre a consultazione pubblica una serie di soluzioni tecniche per migliorare la trasparenza delle condizioni di offerta nel mercato dei servizi dati in mobilità (chiavette, telefonini avanzati), al fine di contrastare il fenomeno degli addebiti poco chiari particolarmente onerosi in bolletta a causa di consumi inconsapevoli.

«I prezzi scendano sotto i 10 centesimi»
Ma per l'Adoc, associazione di consumatori, il tetto deve scendere a 10 centesimi: «È una grave gaffe dell'Agcom, inviare sms in roaming europeo costa 11 centesimi, due in meno del tetto fissato a 13 centesimi – dichiara in una nota Carlo Pileri, presidente dell'Adoc –: in Danimarca inviare un sms costa 3 centesimi, la media Ue è di 7,5 centesimi, la metà di quanto previsto in Italia. È più conveniente mandare un messaggio da Roma a Helsinki che da Roma a Ostia.

L'Agcom deve rivedere le decisioni e abbassare assolutamente il tetto a meno di 10 centesimi, deve essere inferiore al roaming europeo. È stato fatto un inspiegabile regalo agli operatori italiani. Soprattutto in considerazione del fatto che per loro l'sms è una tecnologia a costo zero». Anche il Codacons contesta la decisione dell'Agcom di accettare la proposta delle compagnie telefoniche e annuncia un ricorso al Tar del Lazio.

Secondo il presidente Carlo Rienzi, «l'autorità per le comunicazioni avrebbe dovuto battersi per far scendere le tariffe fissando un prezzo massimo non superiore ai 7-8 centesimi, così da portare la media italiana in linea con quella europea». Giudizio positivo invece quello di Mr Prezzi: Roberto Sambuco, garante dei prezzi, ha infatti detto che «è rilevante il risultato ottenuto».

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