Il desiderio di essere tumulati accanto al proprio coniuge previa prenotazione sarà priorità solo dei vedovi e delle vedove con almeno settant'anni. Lo ha deciso il Comune di Martinengo vietando una tomba vicino al proprio caro, come volontà terrena, a coloro che hanno meno dell’età stabilita dal nuovo regolamento di polizia mortuaria. Per avere la possibilità di ritrovarsi nel camposanto ancora a fianco dell’amato coniuge, converrà stare in salute e tirare come minimo fino ai settant’anni e non prima, nella malaugurata ipotesi c’è infatti la certezza di una separazione.
Considerata da parte della Giunta l’opportunità di dare una migliore funzionalità al servizio cimiteriale, in merito alla modalità di concessione dei loculi, è stato stabilito di aggiungere la dicitura «maggiore di 70 anni compiuti» al punto del regolamento di polizia mortuaria che recitava: «La concessione avverrà solo al momento del decesso, con unica deroga al coniuge, che contestualmente la richiede, al quale spetterà il loculo immediatamente successivo e contiguo. Qualora tale assegnazione comportasse uno sbalzo dalla fila orizzontale inferiore a quella superiore, potrà essere dato in concessione il loculo immediatamente laterale».
Il sindaco Paolo Nozza (Lega Nord) ha così commentato: «La decisione è stata dettata dal fatto che circa 140 loculi erano vuoti ma già prenotati, bloccando così il loro uso per parecchio tempo: da qui la necessità di continuare ad ampliare il cimitero e creare nuovi posti. Innalzando a 70 l’età del coniuge per la prenotazione – ha spiegato il sindaco - diminuirebbe il periodo di inutilizzo dei loculi e così anche l’eventualità di costruirne di nuovi».
Sempre di questioni legate al cimitero si parlerà nella seduta consiliare di sabato 28 novembre alle 9, dove verrà annunciato il duro colpo ricevuto dalle casse del Comune, che dovrà sborsare 671 mila euro all’impresa costruttrice dei nuovi loculi cimiteriali, il cui pagamento, mai avvenuto, spettava per convenzione comunale a un’altra ditta. Alla base della vicenda, che ora mette a rischio il rispetto del «patto di stabiltà» per il 2010, ci sarebbero pecche procedurali e soprattutto gli inadempimenti iniziali da parte dell’impresa che avrebbe dovuto realizzare i nuovi loculi del cimitero e altre opere pubbliche di interesse generale, come contributo per l’attuazione di un Pii (piano integrato d’intervento). Il Comune si è accordato di pagare la somma di 644 mila euro più 27 mila di interessi, con fondi propri di bilancio.
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