Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 18 Novembre 2009
Da Bergamo Di Pietro attacca Berlusconi
«Ecco perché partecipare al No B-Day»
L'onorevole Antonio Di Pietro, presidente nazionale dell'Italia dei Valori, terrà venerdì 20 novembre una conferenza stampa nella sede bergamasca del partito, in via Locatelli 29 (ore 11). Il leader politico presenterà le prossime iniziative, dal B-Day del 5 dicembre alle Regionali 2010. Saranno presenti anche gli onorevoli Gabriele Cimadoro e Sergio Piffari.
Il leader dell'Idv elencherà i suoi 10 buoni motivi per partecipare al «No B Day»
1) Deve agli italiani bilioni di euro tra evasione fiscale e concessioni televisive ricevute per un 1% del fatturato di RTI (e non di Publitalia).
2) Ha riportato il nucleare in Italia, fregandosene di un referendum che lo ha messo alla porta, e ci ha fatto perdere il treno per le energie rinnovabili.
3) Ha spinto il Paese verso un modello culturale becero in cui l'etica, l'onesta', la famiglia, lo Stato, la moralità sono dei disvalori in confronto all'arrivismo, la furberia, il denaro, la menzogna e il clientelismo.
4) Ha favorito gruppi finanziari ed imprenditoriali vicini a lui, ai suoi amici e alle sue aziende, voltando le spalle a centinaia di migliaia di famiglie lasciandole senza lavoro, senza istruzione e in molti casi senza un tetto.
5) Ha utilizzato la corruzione, il ricatto e le sue cariche nelle istituzioni come strumento per rimuovere e aggirare la legge e il sistema giudiziario in numerosi processi a suo carico.
6) Ha intrattenuto rapporti così stretti con la mafia, testimoniati in pagine e pagine di documenti processuali, da compromettere irrimediabilmente la sua figura di uomo delle istituzioni.
7) Ha negato l'esistenza della terribile crisi economica che ha prodotto oltre 1 milione di disoccupati in un solo anno, bloccando l'attività parlamentare che avrebbe dovuto contrastare e recuperare la grave situazione economica nella quale versa il nostro Paese.
8) Ha accumulato una ricca biografia su Wikipedia tale da somigliare più ad Al Capone che ad un Presidente del Consiglio.
9) Ha distrutto, con i suoi uomini, bilanci e credibilità della più importante azienda di servizio pubblico d'informazione: la Rai.
10) Ha dimostrato di essere disposto, pur di salvare se stesso, ad utilizzare le istituzioni per leggi che mettono a rischio l'incolumità dei cittadini, favorendo il proliferare di attività criminali".
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