Maxifurto da 400 mila euro
Nel bottino macchinari e moto

«Già stiamo attraversando un brutto periodo per la crisi, ma abbiamo sempre tenuto duro: davanti a questo furto dovremo però star fermi almeno dieci giorni. Ci hanno portato via praticamente tutto. Da una nostra prima stima il bottino ammonta a circa 400 mila euro». È rimasto a bocca aperta, lunedì mattina, Luciano Dognini, uno dei quattro soci titolari della ditta di assemblaggi e lavorazioni meccaniche «A. L. Mecc. Srl» di Fara Olivana.

Quando si è presentato in azienda ha infatti scoperto che, durante il fine settimana, i ladri avevano messo a segno un maxifurto, portando via numerosi macchinari per la lavorazione, tutti i computer con dei software dedicati e anche tre motociclette d’epoca che Dognini teneva nell’azienda.

«Una di queste, la Honda Vfr 750 vale 70 mila euro – spiega – e in tutta Europa ce ne saranno quattro o cinque». Le altre due moto d’epoca sono una Suzuki Ds Xr 1.000 e una Aprilia Rs 125. Per entrare nella ditta i ladri hanno manomesso il sistema di videosorveglianza: hanno prima oscurato le telecamere, poi hanno forzato una porta sul retro e sono entrati nel locale dove c’erano anche i computer con le registrazioni delle quattro telecamere: oltre a portare via questo pc, hanno rubato anche tutti gli altri, assieme a stampanti, fotocopiatrici, plotter e un sistema con un software da centomila euro realizzato apposta per far funzionare i macchinari. Spariti anche due kit per gli stampi, 10 flessibili, 5 saldatrici, oltre agli 8 mila euro che c’erano nella cassaforte, forzata dai ladri.

«In pratica ci hanno portato via tutto quello che potevano – prosegue l’imprenditore –: saranno stati in ditta due o tre ore. E pensare che, la scorsa notte, attorno alle 3 qualcuno mi ha suonato al citofono di casa. Forse questo episodio è collegato al furto, forse volevano sapere se ero a casa. Ci hanno davvero rovinato: già siamo in un periodo delicato per la crisi, ora dovremo aspettare che ci rimandino il software, dal quale dipendevano tutti i computer e tutti i macchinari: negli stessi computer rubati c’erano dei lavori che avevamo in corso e che ora dovremo rifare. Di sicuro i ladri della maggior parte della merce rubata non se ne faranno niente, invece per noi era fondamentale».

Lunedì mattina alla ditta sono intervenuti i carabinieri di Caravaggio per un sopralluogo alla «A. L. Mecc. Srl», che ha quattro dipendenti ed è aperta da trent’anni, due dei quali nella nuova sede di Fara Olivana, mentre prima a Isso.

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