Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 12 Novembre 2009
Unione Inquilini: «Non firmate
i nuovi contratti dell'Aler»
L'Unione Inquilini diffida l'Aler di Bergamo e prepara una vertenza, invitando i suoi assistiti a non firmare i contratti. L'Aler di Bergamo - spiega un comunicato del sindacato - ha avviato da alcuni mesi le procedure per la sottoscrizione dei nuovi contratti di affitto, e in molti casi ha richiesto anche la sottoscrizione di un secondo contratto separato per il solo box, al quale sono interessati oltre 2600 assegnatari.
Il sindacato dell'Unione Inquilini - prosegue il testo - si è espresso, già da alcuni mesi, contro questa azione perchè costringe gli assegnatari ad accettare, oltre all'aumento di affitto dell'abitazione deciso dalla Regione Lombardia con la legge 27/2007 (che comporterà a regime aumenti in media del +80%), un secondo aumento: quello dell'affitto del box che in media viene quadruplicato.
«Prima che una questione economica - spiega l'Unione Inquilini - si tratta di una questione di diritto poiché questi contratti sono illegittimi. Gli inquilini della case popolari hanno infatti già in essere un contratto d'affitto a tempo indeterminato (cioè senza scadenza), perchè l'assegnazione della casa dipende dalla partecipazione ad un bando di concorso pubblico e fino a che l'assegnatario conserva i requisiti (es. di reddito) che gli fecero ottenere l'alloggio il contratto non è disdettabile».
Quindi - dice il sindacato - in presenza di un rapporto contrattuale già in essere, non disdettato e non disdettabile, l'imposizione di un nuovo contratto non ha alcun fondamento giuridico.
Per tutti questi motivi l'Unione Inquilini ha aperto una campagna invitando a non firmare i nuovi contratti. Gli inquilini hanno risposto con grande entusiasmo, affollando le assemblee organizzate e rifiutandosi numerosi di sottoscrivere i nuovi contratti.
«L'Aler di Bergamo - si legge nel testo del comunicato - in modo scomposto e aggressivo, cerca ora di dissuadere gli inquilini con lettere dal tono minaccioso o con pesanti e pressanti sollecitazioni verbali e psicologiche agli sportelli. Queste azioni, che lasciano intendere scenari assolutamente illegittimi, (segnaliamo un estratto da una copia delle lettere inviate agli inquilini: ".. non avrà più titolo di fruire di tale bene e dovrà riconsegnare all'Aler le relative chiavi...") sono non solo azioni prive di fondamento giuridico ma persino azioni penalmente perseguibili poiché estorcere una firma costituise un reato».
Pertanto l'Unione Inquilini ha inviato una formale diffida all'Aler per far immediatamente cessare azioni di qualunque tipo «volte a coartare la volontà degli assegnatari che non intendono sottoscrivere alcun contratto di locazione o anche, con pressioni e sollecitazioni verbali o velate minacce e subdole disinformazioni, indurre gli assegnatari alla firma. Diversamente non esiteremo a rivolgerci all'autorità giudiziaria per le tutele sindacali del caso a difesa degli assegnatari e del diritto».
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