Ha incrociato per caso lo sguardo di quel giovane che, qualche giorno prima, sull’autobus, lo aveva derubato della pensione appena ritirata. Se ne stava seduto su una panchina a ridacchiare insieme ad altri due amici nordafricani. Lo ha subito riconosciuto: «È lui che mi ha derubato! – ha pensato fra sé – adesso lo sistemo io», ed è andato a chiamare un agente di polizia locale, che presidiava l’incrocio di Porta Nuova. Così il «nonno detective», un pensionato residente in città, è riuscito a incastrare il presunto autore del furto: la polizia locale, infatti, ricostruita la vicenda, è intervenuta e ha denunciato a piede libero il giovane K. A. A., 24 anni, tunisino regolare, per furto aggravato.È successo giovedì mattina verso le 10. Il pensionato stava passeggiando in centro quando ha notato tre giovani nordafricani seduti su una panchina. Il volto di uno di questi ce l’aveva stampato nella mente: qualche giorno prima, infatti, mentre tornava a casa con l’autobus dopo aver ritirato la pensione alle Poste di via Locatelli, era stato derubato del portafogli, contenente tutti i soldi, circa 1.100 euro, freschi di riscossione. Era stato un giovane nordafricano, che subito dopo era sceso dal bus e si era dileguato. Al pensionato non era rimasto altro da fare che presentarsi dai carabinieri a sporgere denuncia. Forse il malvivente lo aveva tenuto d’occhio, forse lo aveva seguito. Ieri mattina il «nonno detective» non ha avuto dubbi nel riconoscere il volto di quel giovane, che era seduto su una panchina. È andato subito a chiedere aiuto a un agente di polizia locale che effettuava servizio a piedi a Porta Nuova: il vigile ha chiamato via radio due pattuglie, che sono intervenute e hanno preso in consegna il nordafricano e i suoi due amici, suoi connazionali. Lui è stato denunciato per il furto (i soldi, però, non sono stati ritrovati), gli altri due, clandestini, di 31 e 24 anni, sono stati rispettivamente denunciati e arrestato per violazione della legge sull’immigrazione.(08/11/2008)
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