La consegna della Social card agli aventi diritto è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza degli utenti dell’ufficio postale di Colognola. Già al massimo delle possibilità di lavoro in relazione al numero degli addetti in servizio, già al centro in passato di polemiche per le lunghe code e le attese per accedere allo sportello, per l’ufficio di via Mameli l’assegnazione delle Social card si è aggiunta alle tante altre incombenze, come la vendita di titoli, buoni postali, apertura di conti e depositi, pagamenti e riscossioni.Le file di utenti in attesa di arrivare allo sportello e quindi le lamentele sono da tempo all’ordine del giorno all’ufficio delle Poste di via Mameli, ma nelle ultime settimane si sono moltiplicate ancor più. L’ufficio può contare su un direttore, un impiegato fisso, uno part time e un altro impiegato che però è spesso assente perché spostato in altri uffici per le sostituzioni.La carenza di impiegati è ormai cronica, come conferma lo stesso presidente della 7ª Circoscrizione Francesco Benigni, che risiede a Colognola. «Già un anno fa – afferma – avevamo scritto alla direzione provinciale delle Poste per segnalare la carenza di personale e quindi il disservizio che si creava nei confronti degli utenti. Non abbiamo avuto risposta».«Si noti – continua Benigni – che l’ufficio di via Mameli è l’unico funzionante in tutta la 7ª Circoscrizione, un pezzo di città che conta complessivamente 20 mila abitanti, di cui 6 mila nel solo quartiere di Colognola. Sono privi di ufficio postale tutti gli altri quartieri. Gli abitanti del Villaggio degli Sposi hanno l’ufficio postale più vicino nel complesso della Motorizzazione civile. Anni fa funzionava un ufficio a Grumello al Piano, ma era angusto e in cattivo stato. Il Comune di Lallio mise a disposizione delle Poste locali nuovi e ampi, con la conseguenza che subito dopo fu abolito l’ufficio di Grumello a vantaggio di quello di Lallio. Sono sprovvisti di un proprio ufficio postale anche il quartiere di San Tomaso de’ Calvi e la zona di via Carnovali».C’è di più. Per dotare il Villaggio degli Sposi di un ufficio postale, la Giunta Veneziani aveva deciso di mettere a disposizione delle Poste dei locali idonei al piano terra di un nuovo edificio comunale realizzato nel tratto iniziale di via Promessi Sposi.Ebbene, l’edificio di edilizia pubblica è ultimato da quattro anni e al piano terra i locali che avrebbero dovuto ospitare l’ufficio postale sono ancora vuoti, visto che le Poste per il momento non sembrano intenzionate a occuparli. Così i residenti continuano a fare la spola fino allo sportello postale che ha sede alla Motorizzazione civile, decisamente decentrato rispetto al quartiere.«Conosciamo – continua il presidente Benigni - la indisponibilità delle Poste ad aprire nuovi uffici. Uno solo è stato promesso in futuro, quello che sarà aperto nell’ambito della nuova sede della Accademia della Guardia di Finanza. L’ufficio postale sarà aperto ai cittadini così come gli impianti sportivi che saranno costruiti per gli allievi dell’Accademia. Ma ci vorranno ancora diversi anni prima di vederne completata la realizzazione».Uguale disservizio succede, sempre a Colognola, nella consegna della corrispondenza. Quando un portalettere si ammala o va in ferie quasi mai viene sostituito e quindi per giorni la corrispondenza arriva con il contagocce, grazie alla disponibilità di altri portalettere che si sobbarcano un secondo turno oltre al loro. In questo periodo di feste il disservizio nella consegna della corrispondenza è segnalato anche nei quartieri San Paolo e Loreto(05/01/2009)