Disabili a scuola, un accordo per aiutarli

Sono poco meno di 1.200 i bambini bergamaschi che, nel loro percorso scolastico, sono affiancati da un insegnante di sostegno perché alle prese con una disabilità cronica, prevalentemente di tipo cognitivo, che ritarda i loro meccanismi di apprendimento. Rispetto alla popolazione scolastica complessiva, si tratta di una percentuale pari all’1,76%, un dato leggermente inferiore rispetto alla media regionale - 1,98% - ma di gran lunga più basso rispetto ad altre realtà lombarde come ad esempio Milano - 2,17% - o Pavia, dove la percentuale degli studenti disabili sotto questo punto di vista si attesta quasi al 3%.

Quello degli alunni portatori di handicap è comunque un tema su cui la Bergamasca è impegnata già da tempo, tanto che è una tra le prime province italiane ad avere un rapporto adeguato tra il numero degli alunni bisognosi di aiuto e quello degli insegnanti di sostegno che li seguono nelle aule scolastiche. Merito di uno sforzo congiunto tra i Comuni di residenza dei piccoli disabili, il Centro servizi amministrativi (l’ex Provveditorato agli Studi), la Provincia, l’Asl e i servizi di Neuropsichiatria infantile delle tre aziende ospedaliere della Bergamasca (gli Ospedali Riuniti di Bergamo, la «Bolognini» di Seriate e quella di Treviglio - Caravaggio) che cercano di seguire il più da vicino possibile non soltanto i piccoli in difficoltà, ma anche le loro famiglie.

Va in questa direzione l’Accordo di programma per l’applicazione dell’articolo 13 della Legge 104/92 (assistenza all’handicap) che questi stessi enti hanno firmato ieri mattina nell’Ufficio di presidenza della Provincia di Bergamo, con l’obiettivo di regolamentare - nell’ambito di tutto il territorio provinciale - i rapporti interistituzionali per una programmazione coordinata delle attività formative, sanitarie, riabilitative, socioassistenziali, culturali e sportive per tutti gli alunni portatori di handicap.

Scopo dell’accordo (firmato dal presidente della Provincia Valerio Bettoni, dal direttore del Centro servizi amministrativi Pietro Snaiderbaur, dall’assessore ia Servizi sociali del Comune di Bergamo Maurizio Bonassi, dal direttore sociale dell’Asl Renato Bresciani, dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di Seriate Amedeo Amadeo, dal direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dei «Riuniti» Marco Pezzani, dalla coordinatrice dei poli territoriali di Neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera di Treviglio Maria Antonella Costantino) quello di organizzare al meglio la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socioassistenziali, culturali e ricreativi del territorio e con altre attività gestite da enti pubblici o privati. Per raggiungere questi obiettivi, gli enti che hanno sottoscritto l’intesa svolgeranno una lunga serie di attività: da quelle legate all’accertamento dell’handicap fino a quelle inerenti la formazione degli operatori, lo studio, la ricerca e la sensibilizzazione, l’orientamento scolastico e lavorativo, l’assistenza, l’adeguamento dell’ambiente, Inoltre forniranno anche servizi speciali per le scuole potenziate e per i disabili sensoriali.

La Provincia di Bergamo, da parte sua, svolgerà un ruolo di coordinamento tra gli enti pubblici e quelli privati coinvolti nell’iniziativa al fine di assicurare maggiore organicità agli interventi rivolti ai disabili dell’intero territorio provinciale.

(06/04/2004)

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