Sgradita sorpresa per i pescatori e per gli amanti dello jogging quando, all’alba di domenica, si sono avvicinati alle rive del Sebino antistanti l’abitato di Castro: lungo il mezzo chilometro che si estende tra il Tinazzo e il monumento ai Caduti (a ridosso dello stabilimento Lucchini) galleggiava un viscido e maleodorante tappeto verdognolo, che si protendeva verso il lago per circa sei-sette metri. «Mai visto niente di simile – ha commentato la gente del paese osservando la mucillaggine –. Un fenomeno che non ha precedenti, insopportabile anche per alborelle, anguille e lucci che, vista la situazione, hanno preferito emigrare altrove». La conferma che all’inizio di novembre non si è mai presentato un quadro di questo tipo arriva dal sindaco Mariano Foresti: «Forse l’attuale situazione dipende dalla temperatura troppo mite, dallo straordinario abbassamento (circa 70 centimetri) del livello del lago e dalla scomparsa quasi totale di acqua nel Borlezza – commenta –. L’Amministrazione vuole capire di che genere di mucillaggine si tratta, ma anche di provvedere all’eliminazione dello strato algale che sta tenendo in ostaggio l’intero lungolago». A questo proposito Foresti si è impegnato, a chiedere l’intervento urgente dell’Asl, dell’Arpa, della Polizia provinciale e del Consorzio di tutela ambientale del Sebino.(05/11/2007)
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