Nuovi bar e ristoranti a Bergamo cade il vincolo di vicinanza

A rischio la Corsarola in Città Alta: potrebbe riempirsi di locali

Via libera dalla Giunta di ieri per il rilascio delle autorizzazioni relative alle attività di somministrazione di alimenti e bevande in città. Si tratta di fatto per Palafrizzoni della revoca di una delibera del marzo 2007 per recepire invece le nuove normative regionali. Per chi vuole aprire un bar o un ristorante non ci saranno più le limitazioni previste in passato: non si dovrà più rispettare la distanza di 100 metri tra un esercizio pubblico e l’altro e il tetto massimo di 598 licenze sul territorio cittadino.«Il Comune – ha spiegato l’assessore al Commercio Ebe Sorti Ravasio – non ha potuto fare altro se non recepire le indicazioni regionali e adeguare la propria normativa. La liberalizzazione riguarda tutta la città, anche la zona di Città Alta». Significa che anche al posto delle botteghe artigiane potrebbero aprire nuovi bar e ristoranti con la possibilità per esempio di trasformare la Corsarola in un crogiolo di locali pubblici. «In questo caso va però considerato – ha concluso Sorti Ravasio – che i locali devono anche corrispondere a dei criteri d’idoneità difficili da ottenere per gli spazi angusti del nucleo storico».(05/12/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA