I carabineri hanno arrestato i sei rapinatori in due appartamenti a Castelli Calepio e Rovato.
I carabinieri della compagnia di Treviglio e del reparto operativo della compagnia di Bergamo hanno sgominato l’intera banda di rapinatori che, ieri mattina, aveva messo a segno due colpi ai danni degli uffici postali di Cologno al Serio e Sarnico, portandosi via un bottino di poco inferiore ai 200 mila euro.
Si tratta di sei rapinatori di origine catanese, che i militari hanno arrestato in due appartamenti a Castelli Calepio e Rovato (Brescia). Nascosta sotto un materasso e dietro un frigorifero dell’appartamento di Castelli Calepio i carabinieri hanno rinvenuto l’intera refurtiva.
Per fare irruzione nell’appartamento di Castelli Calepio i militari hanno utilizzato anche un elicottero: attorno alle 16.30 di ieri i militari hanno arrestato quattro dei rapinatori. Il quinto, che non si trovava in casa al momento dell’irruzione, è stato fermato una mezz’ora dopo, al rientro nell’abitazione, mentre il sesto è stato bloccato nell’appartamento di Rovato. Recuperate anche parrucche utilizzate per le rapine. Due dei sei rapinatori avrebbero preso parte a entrambi i colpi di Cologno e Sarnico. Ora si trovano rinchiusi nel carcere di via Gleno a Bergamo con le accuse di rapina in concorso.
Le due rapine - Alle Poste di Cologno, in via Piave, i ladri erano entrai in azione ieri intorno alle 10.30, entrando da porte e finestre: apparentemente non armati e a volto scoperto, avevano intimato ai dipendenti di consegnare il denaro depositato nelle casse. Nell’ufficio c’erano quattro dipendenti e alcuni clienti. Uno degli impiegati dell’ufficio aveva tentato di bloccare la porta, ma era stato gettato a terra: nella caduta aveva picchiato la testa, riportando fortunatamente solo lievi contusioni. I quattro erano poi scappati su una Fiat Uno.
I quattro erano tornati in azione - a volto scoperto e disarmati - anche a Sarnico poco dopo le 13, alle Poste di via Crodarolo. Si erano impossessati di una cifra molto vicina ai 100 mila euro, incuranti del fatto che ci fossero anche alcuni clienti. Erano scappati con una Fiat come quella utilizzata a Cologno, abbandonata poi in una via secondaria.
(05/02/2003) Su L’Eco di Bergamo del 06/02/03
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