I messaggi di cordoglio da sportivi e politici

IVAN RUGGERITrent’anni di stima e di amicizia che niente potrà mai cancellare. Ivan, Daniela, Francesca e Alessandro Ruggeri piangono Giacinto Facchetti, esempio di grande uomo e di grande sportivo. La famiglia Ruggeri piange così la scomparsa del presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti, che fu anche vice presidente dell’Atalanta prima di essere richiamato all’Inter da Massimo Moratti nella seconda metà degli anni 90. JAVIER ZANETTIVoglio esprimere l’immenso dolore che prova tutta la famiglia nerazzurra. Giacinto ci mancherà tantissimo, era una persona buona e straordinaria in tutti i sensi. Ha fatto parte e farà sempre parte della storia dell’Inter. È un giorno tristissimo per noi, perchè ci è stato sempre vicino e ci mancherà tantissimo.SANDRO MAZZOLA Abbiamo passato una vita insieme, sono cose che ti lasciamo male. Era una grande figura sia in campo sia fuori. È stato un compagno di squadra meraviglioso, uno dei punti di riferimento della squadra. Sempre pronto a lottare, un grande. In questo momento mi vengono in mente ricordi legati più alla persona ad esempio gli scherzi sul fatto che portava il 43 di scarpe mentre si diceva che i grandi giocatori non dovessero avere più del 42. Facchetti era soprannominato il gigante buono per i suoi atteggiamenti dentro e fuori il campo: un nomignolo giusto perchè nonostante la sua forza fisica era un uomo molto corretto in tutti i sensi. È stato il primo grande terzino fluidificante ha fatto una cinquantina di gol da terzino, partiva dalla fascia ed aveva dei tempi di inserimento molto buoni. Oltre alla forza fisica sapeva giocare anche a pallone.DINO ZOFFHo grandi ricordi di Giacinto. Abbiamo giocato insieme in nazionale per molto tempo ed è stato un amico straordinario. Era impossibile non volergli bene senza ombra di dubbio era una persona fantastica dentro e fuori dal campo. Il calcio italiano perde uno dei migliori personaggi della suastoria.GIGI RIVAÈ stato il capitano della nostra generazione, del nostro gruppo, con quasi 100 partite in Nazionale. Era una faccia pulita, una persona limpida. Purtroppo se ne è andato troppo presto. I nostri rapporti erano ottimi. Sapeva di poter contare su di me eio su di lui, per qualsiasi bisogno. Perdo un amico e un compagno di tante belle avventure. GIANNI RIVERA E’ la perdita più importante di questi ultimi venti anni. Giacinto per me era un amico, un ex compagno di nazionale, ma era un padre ed un uomo esemplare - continua Rivera - Era un uomo sportivo che lavorava sempre in punta di piedi, senza mai cercare la polemica. Sono queste piccole cose che fanno capire quanto gli uomini valgono e sono importanti. ROBERTO BONINSEGNAIl gol più bello che ho segnato nella mia carriera l’ho fatto su cross di Facchetti. Era un Inter-Foggia del 1970, in quella stagione vincemmo anche lo scudetto. Giacinto è stato il mio capitano all’Inter ed in nazionale. Che giocatore! Il primo terzino che scendeva fin sul fondo per crossare. E quanti gol mi ha fatto fare, per un centravanti era una manna. La settimana scorsa avevo provato ad andarlo a trovare, ma non me lo hanno fatto vedere e purtroppo ho capito che stava molto male e che non c’era più niente da fare. Negli ultimi mesi siamo stati assieme qualche volta. Era un grande amico, uno che si faceva in quattro per farti un favore. Mi resta il ricordo di un’amicizia che è andata avanti nel corso degli anni. Facchetti non si è mai dimenticato dei vecchi amici.BEPPE BERGOMINon era solo la bandiera dell’Inter, era una bandiera di tutto il calcio italiano. Se dovevo parlare con qualcuno nel club nerazzurro, parlavo con lui. Sono stato in contatto con lui fino all’ultimo, ha provato anche a portarmi all’Inter. Tutti hanno sempre riconosciuto le sue qualitá anche a livello internazionale, me ne sono reso conto durante l’ultimo Mondiale. Fifa e Uefa lo stimavano molto, come era giusto che fosse. Giacinto ha scoperto di essere malato dopoun intervento al menisco. Mi sono sempre informato sulle suecondizioni, ho parlato spesso con Riccardo Ferri che giocava con lui a tennis. Nelle ultime settimane la situazione era peggiorata terribilmente... Quando scompare qualcuno, si dice sempre che è morta una persona splendida. In questo caso, è veramente così.ADRIANO PANATTACon la morte di Giacinto scompare un grande amico, ma anche un atleta unico, che ha saputo coniugare grandi doti sportive, con una non comune umanità ed un amore vero per il calcio al quale ha dedicato tutta la sua vita.WALTER VELTRONISe ne va una persona mite, dolce per bene, una delle figure più belle del calcio italiano. Aveva inventato un modo di giocare al calcio, se ne è andato in silenzio con lo stile e la sobrietà che l’hanno caratterizzato per tutta la vita. Esprimo il dolore, la solidarietà e l’affetto della città di Roma alla famiglia, a Massimo Moratti, alla società e alla squadra dell’Inter.ROBERTO FORMIGONIPiango la morte di un uomo che ha dato molto allo sport del nostro Paese e della nostra Regione. Mi rammarico per la sua precoce scomparsa. Un uomo che è stato atleta esemplare, dirigente sportivo di grande livello, persona aperta e leale. PIETRO FOLENAUna persona straordinaria, completamente atipica nel mondo del calcio. L’ho conosciuto e umanamente era fantastico, oltre che essere stato un giocatore indimenticabile. Una delle ragioni per cui l’Inter è rimasta fuori dalle vicende di calciopoli è legata proprio alla personalità del suo presidente Facchetti.ARMANDO COSSUTTASe ne va un uomo esemplare e scrupoloso. Con lui se ne va un simbolo del calcio onesto. Da interista provo un dolore immenso e un’amarezza profonda: abbiamo perso un campione del calcio italiano. Se ne va una persona gentile e cortese, dedita da sempre al suo lavoro, prima come calciatore e poi come dirigente. È il momento di stringerci attorno a Moratti e a tutta la squadra.MARIO LANDOLFILa morte di Giacinto Facchetti rattrista non solo i tifosi interisti ma tutti gli sportivi italiani. Con lui se ne va non solo un campione dalla classe purissima ma un esempio di correttezza, di sportività e di onestà di cui ha dato prova dentro e fuori il rettangolo di gioco. Da oggi il calcio italiano è sicuramente più povero.IGNAZIO LA RUSSAQuando uno muore tutti ne parlano bene, ma la sua grandezza è che nessuno è mai riuscito a parlane male in vita. Mi ha detto che sarebbe andato qualche giorno in vacanza prima di tornare in ospedale. L’ho incoraggiato, ma purtroppo sapevamo che la sua era una battaglia impossibile.(04/09/2006)

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