Le elezioni politiche sono fissate per domenica 9 aprile, dalle ore 8 alle ore 22, e per lunedì 10 aprile, dalle ore 7 alle ore 15. Ssubito dopo inizierà lo scrutinio delle schede.DOVE SI VOTAI comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali dove si vota sono 60.798.COME SI VOTALa legge del 21 dicembre 2005 n.270 ha introdotto un nuovo sistema per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, orientato in senso proporzionale e caratterizzato dalla previsione di un premio di maggioranza e di articolate soglie di sbarramento riferite sia alle liste che alle coalizioni. Con il nuovo sistema di votazione l’elettore ha a disposizione una sola scheda elettorale per la Camera ed una scheda per il Senato. In entrambe sono raffigurati i simboli delle liste in competizione, rispettivamente, nella circoscrizione o nella regione. L’elettore esprime il voto tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta. Non è possibile manifestare voto di preferenza per i candidati: la lista è infatti bloccata. ALCUNE ECCEZIONI Il nuovo sistema di votazione non si applica a tutto il territorio: sono previste alcune eccezioni. Per la Camera dei Deputati si fa eccezione per la Val d’Aosta, dove l’unico seggio spettante alla regione verrà attribuito col metodo maggioritario uninominale, cioè la Valle d’Aosta funziona come se fosse un vecchio collegio uninominale. Per quanto riguarda il Senato le eccezioni sono costituite, oltre che dalla Val d’Aosta, dal Molise e dal Trentino Alto Adige. Ancora una volta la Val d’Aosta eleggerà l’unico senatore col sistema maggioritario semplice. Il Molise, cui spettano due senatori, li eleggerà entrambi col sistema proporzionale ma senza premio di maggioranza, perché essendo due i senatori da eleggere non si può disporre di un posto per il premio. Il Trentino Alto Adige mantiene il vecchio sistema, e cioè avrà sei senatori che verranno eletti con sistema maggioritario semplice sulla base dei vecchi collegi uninominali, mentre l’ultimo sarà eletto in base al recupero regionale dei voti non utilizzati: si attribuiscono prima i sei collegi maggioritari a quoziente pieno, il settimo si assegna al resto più alto realizzato dai partiti che concorrono alle elezioni.RIPARTO DEI SEGGI Per l’elezione della Camera il riparto dei seggi si effettua su base nazionale, con successiva attribuzione delle circoscrizioni. Accedono alla ripartizione le coalizioni che abbiano raggiunto complessivamente il 10% del totale dei voti validi, purchè almeno una delle liste collegate superi il 2% o sia rappresentativa di minoranze linguistiche. Sono ammesse anche singole liste non collegate che abbiano ottenuto almeno il 4% dei voti validi. Per l’elezione al Senato il riparto dei seggi si effettua su base regionale. Sono ammesse le coalizioni che ottengono il 20% dei voti validi della regione, nonchè le liste singole che raggiungono l’8%. SCRUTINIO INFORMATIZZATOSi realizzerà in quattro regioni - Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria - e affiancherà quello tradizionale. La spesa complessiva autorizzata per questa sperimentazione è di 34 milioni di euro. IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTEROPer la prima volta gli italiani residenti all’estero dovranno eleggere dodici deputati e sei senatori. Ogni cittadino residente all’estero riceverà un plico sigillato, voterà, richiuderà il plico, lo manderà al consolato competente, il quale lo attenderà fino alle ore 17 del giovedì precedente le elezioni; dopodiché si metterà in moto una macchina di raccolta di tutti i plichi che li convoglierà a Roma e li custodirà fino al momento dell’apertura dei seggi, perché venga poi fatto lo scrutinio simultaneamente a tutti gli altri seggi italiani. All’estero si vota invece col proporzionale puro e col voto di preferenza. Delle quattro circoscrizioni - Europa, America meridionale, America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide - alcune eleggono due parlamentari altre uno; però le liste possono contenere fino al doppio dei nomi dei candidati, cosicchè, dove se ne devono eleggere due, le liste possono averne anche quattro, dove se ne elegge uno le liste possono averne due.(04/04/2006)
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