Cronaca
Lunedì 03 Ottobre 2005
Superstrada Seriate-Cene: l’Anas mette i soldi per concludere i lavori del 2° e 3° lotto
L’Anas aprirà il portafogli mettendo sul tavolo poco più di 10 milioni di euro, e per la superstrada Seriate-Nembro-Cene si riaccendono le speranze della conclusione dei lavori entro - si dice - il 30 aprile 2006. È questo il risultato di un’intesa raggiunta giovedì 29 settembre tra l’Ente nazionale strade e l’impresa che si sta occupando dei lavori relativi al 2° e 3° lotto, illustrato in un’assemblea, nella sede della Comunità montana Valle Seriana. Non solo, ma la transazione permetterà anche di arrivare all’apertura al traffico del tratto Ca’ Bianca-Albino Sud entro il prossimo gennaio, a patto che la Provincia mantenga l’impegno - come il presidente Valerio Bettoni ha assicurato - di eseguire entro quella data i lavori di sua competenza.
L’unica nota stonata, l’ulteriore slittamento dei lavori del 1° lotto per la realizzazione della galleria di Montenegrone (nella foto sopra). Sulla questione, pende il ricorso al Tar, presentato dalle ditte rimaste escluse dopo l’assegnazione dell’appalto all’Ati-Gecomar-Elef. Il Tar deciderà a dicembre, ma l’Anas ha deciso di andare avanti, sottoscrivendo il contratto con l’Ati, sia pure con qualche decina di giorni di ritardo.
Ciò ha consentito alla ditta che ha vinto l’appalto - ha riferito l’on. Giacomo Stucchi, commissario per la variante alla statale 671 - di cominciare i sopralluoghi e le verifiche tecniche per la predisposizione del progetto che verrà presentato all’Anas entro la metà di novembre.
Alla relazione di Stucchi è seguito il dibattito con numerosi interventi fra cui quelli dei presidenti delle due Comunità Montane di Valle, Bernardo Mignani (Albino) e Lucio Fiorina (Clusone), dei sindaci di Leffe, Gazzaniga, Pradalunga e Nembro, improntate a moderata soddisfazione per l’evolversi della vicenda (di cui è stato dato merito all’impegno del commissario Stucchi) e all’auspicio che, sia pure al costo di ulteriori risorse finanziarie, l’opera sia finita perché la Valle non può sopportare oltre una situazione che la penalizza sotto ogni punto di vista (economico, ambientale, sociale). Il Comitato, che si era fatto promotore di nuove iniziative di protesta per lo stallo dei cantieri ha fatto sapere comunque che non abbasserà la guardia, finchè la strada non sarà terminata.
(03/10/2005)
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