Ospedali scacciacrisi. Almeno nel settore immobiliare la definizione calza a pennello. Tutto ciò che si trova attorno vale oro, o comunque, non sembra risentire del periodaccio. Vecchio o nuovo non importa, vanno bene entrambi: da largo Barozzi alla Trucca. E se potendo scegliere (e potendoselo permettere) è ovviamente meglio stare dalle parti delle piscine Italcementi, in quella esclusivissima zona dove i prezzi, oltre a non risentire della flessione generalizzata, sono da sempre alle stelle, la vera sorpresa arriva dalle parti del Villaggio degli Sposi dove grazie alla nuova struttura sanitaria, le quotazioni immobiliari, in barba alla recessione, stanno offrendo una performance a dir poco buona: 20, ma anche 30 per cento in più rispetto a quelle di un paio d’anno fa. Qualche esempio? Statistiche dell’Appe (l’Associazione provinciale della proprietà edilizia) e della Confedilizia alla mano, basta dare un occhio alle vie più vicine alla struttura sanitaria tuttora in costruzione. La stessa via Trucca, per esempio: se nel 2007 le quotazioni di un nuovo appartamento qui si aggiravano sui 2.000 euro al metro quadro (da 1.800 a 2.100), quest’anno si parla di un prezzo che si attesta tra i 2.300 e i 2.500 euro al metro quadro. Stesso discorso per via Martin Luther King, dove nel giro di dodici mesi la quotazione minima si è alzata di 200 euro – da 2.000 a 2.200 euro al metro quadro –, mentre Treviolo è passato dai 1.550-1.800 euro al metro quadro del 2006 agli attuali 1.900-2.200 euro.«Proprio queste zone – conferma Gianfederico Belotti, presidente del Centro studi immobiliari europeo – fino a qualche tempo fa non erano particolarmente ambite e soffrivano la vicinanza dell’inceneritore, ora si trovano invece in controtendenza: sappiamo che qualcuno sta cercando anche di aprire dei bed and breakfast o comunque delle residenze temporanee proprio in previsione dell’indotto che proverrà dall’ospedale nuovo. Del resto quella che stiamo vivendo è una recessione a macchia di leopardo che assiste a un forte ridimensionamento delle compravendite nella fascia media, quella per gli immobili di un valore compreso tra i 150-200 mila euro e che penalizza soprattutto i cittadini extracomunitari per i quali diventa sempre più difficile accedere al credito. I prezzi, invece, sono abbastanza stabili o in leggera flessione, si parla di circa il 5 per cento in meno, rispetto alle previsioni del Fondo monetario decisamente più pesanti». Proprio per questo anche il vecchio ospedale – come del resto Città Alta – resiste: qui è l’offerta a fare, come dicono gli addetti ai lavori, il mercato e non viceversa. Risultato: in un quartiere residenziale come quello di Santa Lucia, una viuzza qualsiasi, via Damiano Chiesa per esempio, da una quotazione massima di 3.950 euro al metro quadro nel 2006 è passata ai 5 mila euro degli ultimi mesi, mentre via XXIV maggio, pur partendo da un prezzo più basso (3 mila euro), ha confermato il trend di crescita toccando gli attuali 3.500 euro. «Diciamo – ribadisce Antonello Pagani, direttore dell’Appe Confedilizia di Bergamo – che la zona attorno a largo Barozzi tiene bene, anzi cresce, così come in espansione è la Trucca, ovvero tutto il bacino che gravita attorno al futuro ospedale Giovanni XXIII. A influire sono ovviamente i nuovi insediamenti e le buone prospettive di riqualificazione». Non ultima, proprio sull’area del vecchio ospedale, la freschissima notizia che, assieme alla sede dell’università, verrà realizzata anche una palestra accessibile ai cittadini. Il quartiere, insomma è destinato a diventare ancora più appetibile e, nella riconversione, tra le strutture a servizio degli studenti e un terziario destinato inevitabilmente a rinnovarsi, non mancheranno le nuove residenze. Case di lusso, naturalmente. Che, c’è da scommetterci, anche in questo caso, difficilmente sentiranno gli effetti della crisi.(02/11/2008)
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