«Non luogo a procedere». Così ha deciso il giudice Giovanni Petillo in merito alla richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati accusati di disastro colposo in merito alla frana di Briolo, avvenuta a maggio 2007 durante i lavori di realizzazione dell’eliporto per l’ospedale di San Giovanni Bianco. Il giudice non ha dunque accolto l’istanza del pm Maria Esposito e ha prosciolto i sette: si tratta di Piero Busi, di Valtorta, presidente della Comunità Montana che aveva commissionato i lavori; Angelo Gotti di Zogno, responsabile unico del procedimento di costruzione, e Gianluca Boffelli, di Piazza Brembana, geologo, incaricati dalla stessa Comunità; Ivano Barilli di Milano, progettista e direttore dei lavori; Pietro Duci, legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori, di Vilminore; Enrico Maria Binda di Milano, progettista; e infine Marco Maria Giudici di Cabiate (Como), coordinatore della sicurezza durante l’esecuzione dei lavori.Gli smottamenti avevano avuto inizio il 20 maggio 2007 nel cantiere dell’eliporto, e avevano messo in pericolo 17 abitazioni, subito evacuate, costringendo alla chiusura di biblioteca comunale, centro psichiatrico, mensa ospedaliera e scuole medie.Alla richiesta del pm si erano associate le parti civili, ritenendo più opportuna la sede del dibattimento per accertare le eventuali responsabilità: il comune e l’ospedale di San Giovanni Bianco e alcune delle 17 famiglie interessate dall’evacuazione. (02/12/2008)
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