A cosa serve il defibrillatore

Aritmia ventricolare maligna

La comparsa di un’aritmia (o fibrillazione) ventricolare maligna, alterazione elettrica del cuore, porta ad una contrazione così rapida ed irregolare del cuore che è come se questo pompasse a vuoto; ne risulta una riduzione notevole della gittata cardiaca e dell’afflusso di sangue al cervello, con conseguente danno cellulare irreversibile e morte del soggetto. Ogni anno una persona su 1000 può morire improvvisamente a causa della fibrillazione ventricolare. Quando sopravviene un’evenienza di questo tipo al di fuori dell’ospedale, si parla di arresto cardiaco extraospedaliero.Defibrillazione precoce

La defibrillazione precoce per le persone colpite da arresto cardiaco extraospedaliero rappresenta spesso l’unica terapia risolutiva di un’aritmia ventricolare maligna, unica cura efficace per interrompere l’attività scoordinata del cuore e ripristinare un ritmo vitale.

Le probabilità di recuperare un paziente sono tanto più elevate quanto più breve è l’intervallo tra l’inizio della fibrillazione ventricolare e la defibrillazione. Per ogni minuto che passa dall’esordio della fibrillazione ventricolare la sopravvivenza dei soggetti in arresto cardiaco extraospedaliero diminuisce del 10%. Di qui la necessità di implementare un sistema di pronto intervento e di trattamento delle emergenze che in provincia di Bergamo prevede oltre ai defibrillatori semiautomatici già in dotazione a tutti i mezzi di soccorso «118» una rete di defibrillatori collocati in siti ritenuti strategici, al fine di eseguire la defibrillazione precoce con tali apparecchi da parte del personale sanitario non medico istruito, prima dell’arrivo sul posto di personale medico specializzato e prima del trasporto in ospedale.

(02/08/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA