Di Pietro: la Pedemontana è una priorità assoluta

Regione Lombardia e il Ministero dell’Infrastrutture studiano l’avvio di un nuovo soggetto che condividerà le responsabilità di attribuire le concessioni per le autostrade. È quanto è emerso da un incontro tra il ministro per l’Infrastrutture, Antonio Di Pietro e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, presenti anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, e il sindaco del capoluogo lombardo, Letizia Moratti. Il ministro di Pietro si è anche impegnato a trovare i finanziamenti, un miliardo di euro in tre anni, per la costruzione della Pedemontana."Sono d’accordo sulla condivisione della responsabilità di concedente - ha detto Di Pietro in una conferenza stampa - studiamo uno strumento tecnico. È una rivoluzione" che potrebbe essere l’inizio per un cambio per l’intero Paese. In questo modo - ha spiegato il ministro, l’utile della concessione non rimarrà solo allo Stato, ma andrà a favore degli investimenti della Regione. Entro l’anno si punta a costruire un testo normativo per dare vita a un nuovo soggetto in cui l’Anas potrà condividere le responsabilità con Infrastrutture Lombarde. "Presenterò una norma specifica - ha detto Di Pietro - è giusto rivedere le concessioni. Cercheremo di trovare un accordo bipartizan o una maggioranza trasversale. Il presidente Formigoni ha sottolineato con forza che oggi tra Di Pietro e la Regione Lombardia, su questo tema, "è stata individuata una formula d’accordo" per trasferire i poteri concedenti sulle Autostrade dallo Stato alla Lombardia. Si comincia con la Pedemontana ("è la priorità assoluta" ha detto Di Pietro), si prosegue con la Tangenziale Est di Milano e si finisce con la Brebemi ("bisogna rivedere il costo", ha detto il ministro). Il nuovo soggetto opererà poi sulle concessioni del futuro.  Il ministro di Pietro si è impegnato a trovare i finanziamenti, un miliardo di euro in tre anni, per la costruzione della Pedemontana e ha sottolineato che il "profitto" derivante dalla nuova ipotesi di soggetto concedente paritario e corresponsabile "rimarrà per realizzare investimenti per la Lombardia". In altre parole, il pedaggio "non andrà a finire nel calderone dello Stato ma nel calderone dello Stato e della Regione Lombardia". Il governo di centrosinistra, ha aggiunto Di Pietro, "non abbandona la Lombardia, che considera il polmone principale del Paese e le infrastrutture sono per noi una priorità. E stiamo dando risposte concrete nei limiti delle possibilità senza fare leggi obiettivo megagalattiche ma leggi obiettivo verità, in cui con i soldi effettivamente a disposizione è possibile realizzare qualcosa di importante". Con Formigoni, ha aggiunto, invece di mettersi l’uno contro l’altro armati, Regioni e Stato, abbiamo deciso di lavorare assieme e assumerci le responsabilità per decidere che cosa fare, come farlo e a chi farlo fare". Tra le opere, per quanto riguarda la direttissima Brescia-Milano, la Brebemi e la Tangenziale est esterna, (Tem), "per diretta ammissione delle concessionarie si autofinanzano - spiega Di Pietro - Quello che dobbiamo prevedere noi è lo sblocco di tutte le procedure affinché possano andare in gara. E questo ci impegnamo a fare".Per il presidente Formigoni la Regione Lombardia ha già dimostrato "con le autostrade regionali di essere più celeri e meno costosi di Anas. Ed è per questo che siamo pronti ad assumerci maggiori responsabilità per realizzare innanzitutto Pedemontana, Brebemi e Tangenziale est esterna e poi altre opere".(02/10/2006)

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