Buonanotte
Lunedì 16 Maggio 2016
Viaggio straordinario
Avrete letto anche voi una certa notizia che, comunque, qui trascrivo per comodità: «La persona più anziana del mondo, una donna afroamericana di New York, è morta negli Stati uniti a 116 anni, passando il testimone del primato di longevità all’italiana Emma Morano, piemontese, anche lei di 116, decana d’Italia e d’Europa».
Vorrei aggiungere che la signora è piemontese di Verbania, Comune creato nel 1939, in piena era fascista, dalla fusione dei centri di Intra e Pallanza e diventato capoluogo di provincia nel 1992. Eventi vissuti dalla signora Morano quando aveva rispettivamente 39 e 92 anni. Verbania ospita, tra l’altro, il magnifico giardino botanico di Villa Taranto. L’importazione e la sistemazione di esemplari vegetali arrivati da tutto il mondo venne completata nel 1940: possiamo immaginare la signora, quarantenne, passeggiare tra ninfee e acer palmatum in cerca di sollievo da quei difficili giorni di guerra.
Il punto, qui, è cercare di mettersi nei panni di Emma e immaginare di guardare il mondo dall’alto in basso, ovvero dalla vetta del tempo. Nessuna creatura umana ha vissuto più di lei, nessuno ha fatto più esperienza di lei nel muoversi in questo sistema di ossigeno e idrogeno, carbonio e silicio. Per ogni momento che noi abbiamo vissuto lei ne ha vissuti di più, per ogni istante da noi afferrato, lei ne ha visti di più.
L’obiezione potrebbe essere che, tra i parametri della vita, conta l’intensità piuttosto che la lunghezza: le esperienze importanti si possono racchiudere in tempi brevi, non occorre dilatarli. Raccontatelo alla signora Emma, seduta sul trono altissimo dei suoi 116 anni. Potrebbe dirvi che nel vivere conta vivere e non c’è momento sciocco abbastanza da meritare di essere disperso.
Ammiro la lunga vita di Emma Morano come una conquista e mi piacerebbe che lei la considerasse conseguita in nome dell’umanità. Meriterebbe un’altra vita, la signora, e altrettanto lunga: per riflettere propriamente su questo suo primo, straordinario viaggio.
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