
Buonanotte
Giovedì 26 Maggio 2016
L’ombra del vigile
Non so per quale specifica ragione i militanti del Movimento 5 Stelle si siano precipitati fuori dalla sala in cui Virginia Raggi, candidato sindaco di Roma, stava tenendo una conferenza, alla comparsa, annunciata da uno di loro, dei vigili urbani nelle strade circostanti l’edificio.
Di sicuro posso dire che si sono condotti al modo in cui si sarebbero comportati i rappresentanti di tutto l’arco parlamentare, di quello extra, o anche, se per questo, i partecipanti a una convention sui Puffi, gli ospiti al raduno del fans club di Gegia e addirittura i membri di una setta satanica: le pratiche amministrative per far ricorso contro le multe sono troppo diaboliche perfino per costoro.Non so davvero perché l’episodio in questione debba essere considerato sotto il profilo politico. I 5 Stelle si sono sentiti come tutti gli italiani si sentono davanti a una divisa: in colpa. A torto o a ragione: comunque in colpa. Non serve ironizzare sulla ostentata pretesa di superiorità morale degli aderenti al Movimento: all’arrivo dei vigili si mettono in allarme anche soavi personalità già avviate alla beatificazione da parte del Vaticano.
Tale atteggiamento è dovuto al nostro distorto e involuto rapporto con l’autorità e alla nostra disinvolta, relativista concezione della legge. Dunque, ci sentiamo in colpa perché: 1) potremmo benissimo essere in colpa e le scuse di cui ci siamo premuniti riuscirebbero forse ingannare un vigile, un poliziotto e perfino un giudice ma non arrivano a convincere la nostra coscienza; 2) non abbiamo nulla da rimproverarci ma sappiamo che, se volesse, il vigile, l’agente, l’ispettore e il professore potrebbe facilmente trovare un pretesto per rimproverarci comunque: in fondo le leggi, da noi, sono fatte a strati e, scavando, si trova sempre un articolo che, anche senza volere, abbiamo brutalmente violato.
L’ombra di un vigile urbano, insomma, spaventa tutti gli italiani, non solo i 5 Stelle: è lo spettro della nostra coscienza sporca, sia essa individuale o civile.
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Marco Preziosa
8 anni, 11 mesi
Corruptissima re publica plurimae leges
CORRADO MOIOLI
8 anni, 11 mesi
Da noi si ha timore di una qualunque divisa perché si è consapevoli che torto o non torto, potrebbe crearci problemi, magari risolvibili ma sicuramente spiacevoli, non è un caso se la maggioranza dei ricorsi ai giudici di pace porta vincente il cittadino, come non è un caso se il risarcimento della magistratura a cittadini a superato i 460 milioni di €, vi sono tante di quelle leggi che è quasi impossibile saperle tutte, e la difesa della divisa è "non si ammette ignoranza". Ignoranza no! ma misericordia si! Quella che in molte circostanze manca a questi tutori, che a volte pensano, non di essere al servizio del cittadino, direttamente il giudice.
Tommaso Moro
8 anni, 11 mesi
è il rovescio della medaglia, chi nulla ha da temere, che siano 1, 100, 1000 le divise, timore non avrà, be diversa è la leggerezza del nostro essere tra piccoli escamotage e quel tirare a campare che fa delle regole un .... quasi gioca. un detto diceva : male non fare, paura non avere !
ivan milesi
8 anni, 11 mesi
Tuttavia i casi di soprusi e violenze di gente in divisa esistono.
8 anni, 11 mesi
....appunto Schiani, se non lo sai, spiega quale è il senso di questo articolo, altrimenti c'è qualche dietrologia come quella che vai giudicando