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Lunedì 30 Giugno 2014
Il piccolo Costarica non si ferma più
Resta in 10, passa a rigori. Grecia ko
Il piccolo Costarica non si ferma più. Dopo aver messo sotto tre squadre campioni del mondo nella fase a gironi, la squadra centramericana pur a fatica ha fatto fuori la Grecia, campione d'Europa proprio 10 anni fa, e per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale.
Il piccolo Costarica non si ferma più. Dopo aver messo sotto tre squadre campioni del mondo nella fase a gironi, la squadra centramericana pur a fatica ha fatto fuori la Grecia, campione d'Europa proprio 10 anni fa, e per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale, dove affronterà l'Olanda di Robben.
La sfida si è conclusa solo ai rigori dopo 120' minuti di partita non bella, come peraltro si attendeva, ma giocata con intensità e alla lunga emozionante. Il premio alla fine della corsa è andato dunque al Costarica, che è stato capace di resistere ad una maratona con un uomo in meno per metà del secondo tempo e tutti i supplementari e alla «botta» psicologica del gol subìto al 90', quando sentiva la vittoria in tasca. Inoltre, nella serie di tiri dagli 11 metri, gli uomini di Pinto sono stati impeccabili e il portiere Navas ha firmato un'altra prestazione super con una parata decisiva su Gekas, peraltro l'unico a sbagliare tra i greci.
Si conferma così l'onda positiva che spinge sempre più in altro le squadre del Centro e Sud America e la risacca del calcio europeo. Senza il colpo di reni dell'Olanda sul Messico nella partita del pomeriggio, il Mondiale finora potrebbe essere scambiato per una Coppa America un po’ allargata.
A Recife è andato in scena l'incontro forse meno intrigante nel quadro degli ottavi di questo mondiale, e lo spettacolo a dire il vero è stato all'altezza delle scarse aspettative, specie nel primo tempo chiuso tra i fischi del pubblico. Il Costarica è apparso meno affilato rispetto alle prime tre partite, anche perchè la Grecia ha giocato meglio del previsto; il ct Santos si è affidato ancora all'esperienza di Giorgios Karagounis, 37 anni, piazzandolo nel ruolo di guastatore alto, mentre il resto della squadra copriva il campo con sicurezza, obbligando il Costarica a tanti errori gratuiti. In una sfida tra due squadre molto ben disposte dietro e non irresistibili davanti, sembrava inevitabile che la prima a segnare avrebbe passato il turno.
Il pallone buono è capitato al 7' sui piedi di Ruiz, che con un «piattone» dal limite dell'area ha beffato Karnezis. La Grecia ha cercato di reagire, ma anche con la superiorità numerica raggiunta al 21' per l'espulsione di Duarte per doppia ammonizione non ha trovato la forza per sfondare e trovare il pareggio. Quando tutto sembrava perso, Papastathopoulos ha scovato la zampata giusta in mischia, rinviando tutto ai supplementari. Qui Navas, che aveva confermato le sue qualità con un intervento-miracolo su Salpingidis al 37' del primo tempo, ha salvato per almeno altre due volte la sua porta, rinviando tutto ai rigori, dove è stato ancora primattore. Con l'Olanda, sarà chiamato a ripetersi, ma per il Costarica ammazzagrandi la strada non si può mai dire chiusa.
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