«Giriamo il mondo
con dieci euro al giorno»

Malesia, Birmania, Thailandia, Laos. E ancora: Vietnam, Cambogia, Indonesia, India e Nepal. Più che un viaggio, quella di lasciare il posto di lavoro per esplorare in lungo e in largo il mondo è stata, per Paolo Trapani e Angela Parimbelli, una vera e propria scommessa col destino. Una sfida che i due coniugi bergamaschi, 36 anni lui e 32 lei, hanno deciso di intraprendere per dare una svolta radicale alla loro vita, sempre più schiacciata nella morsa della routine quotidiana. Abbandonata la scrivania, il loro viaggio a tempo indeterminato è incominciato il 9 gennaio del 2018.

A Malpensa, in quella fredda mattina d’inverno, ad attenderli c’era un aeroplano pronto a volare per più di 12 mila chilometri per portarli a Kuala Lumpur, in Malesia. Muniti di un biglietto di sola andata, i due aspiranti viaggiatori non si sono fatti attendere. Allacciate le cinture di sicurezza e lasciate a terra le incertezze e le preoccupazioni, per loro, quella mattina, si è aperto un nuovo capitolo della loro vita. Per loro ha inizio un’esperienza unica nel suo genere che dura da più di 500 giorni e che i due coniugi, che lo scorso 29 aprile, in Nepal, hanno festeggiato il loro secondo anniversario, stanno vivendo intensamente, giorno dopo giorno. «Abbiamo sempre avuto le idee chiare – ha spiegato Paolo –: volevamo fare un’esperienza all’estero. E così, pochi mesi dopo esserci incontrati, nel 2008, siamo partiti per la Scozia. Lì abbiamo trascorso due anni intensi, in cui abbiamo imparato come cavarcela da soli».

È nata proprio in quegli anni la passione per il viaggio, prima in Europa e poi nel resto del mondo, che, presto, darà vita a un progetto denominato «Beyond the Trip - Viaggio a tempo indeterminato». «Siamo tornati in Italia nel 2011 – continua – e, tra un viaggio e l’altro, abbiamo iniziato a costruire la nostra vita insieme». Prima il lavoro, poi la casa e, nell’aprile del 2017, Paolo e Angela si sono scambiati il fatidico sì. «Ci siamo resi conto che la vita che ci eravamo costruiti non era in realtà quella che ci rendeva felici. Quella vita pianificata non faceva per noi. Quella routine ci stava stretta, ci sentivamo in gabbia. Così abbiamo lasciato il lavoro, affittato la casa e con due zaini in spalla siamo partiti per il nostro viaggio». Un tuffo a occhi chiusi in un vortice fatto di colori, sapori e culture sempre nuove.

Per Paolo e Angela, oggi, ogni giorno è diverso dall’altro e la normalità, ormai, è solo un lontano ricordo. Il bilancio dei loro primi 500 giorni di viaggio, traguardo che è stato tagliato in Nepal, può dirsi ampiamente positivo. E quel biglietto di sola andata che ha letteralmente stravolto le loro esistenze lo acquisterebbero altre mille volte. Oggi la loro avventura prosegue con entusiasmo e con una sempre maggiore voglia di conoscere nuovi posti, costumi e tradizioni. A incuriosire di più, è senz’altro, l’aspetto economico del progetto. In molti, soprattutto attraverso i social network, dove Paolo e Angela sono seguitissimi (su Instagram «Beyond the Trip» ha un seguito di oltre 11 mila follower mentre su Facebook di oltre 12 mila, ndr), si chiedono come i due possano permettersi cibo, alloggi e spostamenti senza lavorare. È presto detto: «Questo nostro lungo viaggio – aggiunge Paolo – lo stiamo finanziando con i soldi messi da parte prima di partire, oltre che con qualche articolo su un quotidiano lecchese e il blog “Beyond The Trip”, all’interno del quale raccogliamo consigli e suggerimenti. Abbiamo deciso di viaggiare con un budget giornaliero di 10 euro a testa con cui copriamo i costi del cibo, dei trasporti, degli alloggi e degli eventuali extra. In tutti i Paesi che abbiamo visitato siamo riusciti a rispettare il budget, anche se non sempre è stato facile». Spesso si devono fare delle rinunce o si deve attivare al massimo il proprio spirito di adattamento.

«Per contenere il budget, in questi mesi ci siamo serviti anche della cosiddetta “Sharing Economy” dando una mano in alcuni ostelli in cambio di vitto e alloggio, oppure facendoci ospitare tramite “Couchsurfing”. Insomma, in più di un anno in viaggio, di stratagemmi per stare nel budget ne abbiamo trovati parecchi. E se all’inizio quella dei 10 euro al giorno era più una sfida personale che altro, adesso ci siamo resi conto che ha completamente modificato il nostro modo di intendere il viaggio e anche la vita. Ci ha aperto gli occhi su quali sono le vere priorità e ci ha permesso di immergerci nella cultura e nelle tradizioni del Paese in cui ci troviamo. Non riusciremmo più a viaggiare in un modo diverso da questo».

Tra i posti visitati dai due globe-trotters bergamaschi sul primo gradino del podio c’è, senza ombra di dubbio, l’India dove hanno trascorso la bellezza di 7 mesi. A seguire, ci sono, invece, Birmania e Vietnam dove, spiega Angela, «a fare la differenza, in entrambi i casi, non sono state tanto le attrazioni o le bellezze naturalistiche ma le persone. Sorridenti, gentili e accoglienti i birmani riuscivano a scaldarci il cuore solo con un saluto. Non dimenticheremo mai il momento in cui un’intera via di un villaggio è uscita di casa solo per salutarci e sorriderci. I vietnamiti, invece, sono tutta un’altra cosa: follemente allegri e dal carattere all’apparenza forte, ci hanno fatto divertire e sentire come a casa».

Ma quali saranno le prossime tappe del viaggio di Paolo e Angela? «Per ora – prosegue – l’unica certezza è che, dopo il Nepal, continueremo a spostarci verso Est, fino ad arrivare dall’altra parte del mondo, in Centro e Sud America. Lo scopo del nostro viaggio è, anche, quello di trovare la nostra strada, e stiamo imparando che, per questo, non bisogna avere fretta. Stiamo coltivando le nostre passioni, come la scrittura e il videomaking, cercando di costruire una vita a nostra misura. La strada è ancora lunga e, ancora, non sappiamo dove ci porterà. Nel frattempo ci godiamo il viaggio».

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