Un bel rompicapo
ma attese confermate

Sassuolo-Atalanta? Un rompicapo. Forti, belli, solidi, discontinui, folli, distratti, sperperatori? C’è stato un po’ di tutto nella prestazione dei nerazzurri. Ma non è il caso di restare interdetti. Il campionato è alle prime giornate e non c’è quasi nessuna squadra già al 100% (l’unica che va come una scheggia è il Chievo), il processo di sperimentazione, amalgama e crescita è generale.

Se la Juventus (ex) tritatutto ha raggranellato un misero punto, il Napoli 2 e il Milan 3, non possiamo che rallegrarci se l’Atalanta è a quota 4 in tre giornate avendo già giocato in trasferta contro l’Inter che sta comandano il campionato pur senza esaltare. Per il momento l’Atalanta sta mantenendo a grandi linee le attese e i pronostici, ma pensandoci bene forse sta dando qualcosina in più. Si è arresa ai milanesi soltanto al 93’ e in inferiorità numerica, non ha avuto il minimo problema nel piegare il Frosinone e ha incamerato un pareggio a Reggio Emilia in una sfida delicata che più pazza non avrebbe potuto rivelarsi.

È evidente che, se si fallisce un rigore all’86’, il rammarico sia naturale, ma se si analizza il match nel suo complesso il risultato di 2-2 non fa una grinza. Anche è se arduo da commentare. Sinteticamente si può dire che nel primo tempo l’Atalanta ha sofferto nel piano del gioco il Sassuolo (che già al 7’ pt avrebbe potuto segnare, ma è stato Sportiello a neutralizzare il penalty di Sansone), anche se sono stati i bergamaschi a costringere i neroverdi a rincorrere il risultato.

I nerazzurri hanno segnato due gol, ma è innegabile che da applaudire siano state più le prodezze di un singolo che la manovra d’attacco della squadra. Pinilla si è infatti inventato l’ennesimo capolavoro su rovesciata su cross di Gomez e ha raddoppiato con un micidiale opportunismo sfruttando un regalo di Peluso. Per il resto i nerazzurri non hanno brillato in fase di costruzione, nessun centrocampista è sembrato veramente in palla.

Le due reti che l’Atalanta ha incassato sono state due prodezze da lontano, favorite però da errori della difesa bergamasca. Sul primo pareggio di Magnanelli i nerazzurri sono stati sorpresi da Floro Flores che ha calciato rapidamente la punizione (un po’ come era stati beffati dalla rimessa laterale di Miranda nell’azione della segnatura interista di Jovetic nel recupero) e sul secondo pareggio hanno consentito eccessiva libertà davanti all’area di rigore a Floro Flores che ha potuto individuare il varco dal quale sferrare un tiro al fulmicotone. E nel primo tempo hanno destato un’impressione negativa i due centrali che Reja aveva deciso d’impiegare. Molti i falli di uno spaesato Paletta, mentre Cherubin ha provocato il rigore strattonando platealmente Missiroli.

Lo scenario è invece cambiato nella ripresa: pur in 10 dal 3’ st per il folle fallo di Pinilla su Peluso, la difesa atalantina non ha mai traballato e in contropiede, pur con uno schieramento forzatamente monco (4-4-1), ha dato l’impressione di poter colpire. E avrebbe potuto vincere se Moralez non fosse stato ipnotizzato da Consigli. Abile comunque mister Reja a scovare le giuste contromosse in una situazione difficile. In definitiva, un andamento abbastanza strano del match che non consente di trarre chissà quali valutazioni in proiezione futura, ma va bene così. Con qualche nota lieta, come l’efficienza fisica e la solidità di base, e qualche perplessità: già due espulsioni in tre turni (e nello scorso campionato, sempre con Reja in panchina, furono 5 in 13 giornate) e tre gol su tre incassati da lontano ed evitabili con maggiore concentrazione.

Quanto a Pinilla, sta confermando le sue immense potenzialità tecniche (4 gol in rovesciata nel 2015!) ma anche la sua grande fragilità nervosa. In tre giornate ha ricevuto quattro cartellini gialli e il rosso conseguente ai due gialli che si è visto sventolare sotto il naso a Reggio Emilia. E sono state tutte ammonizioni stupide, per proteste o falli totalmente insensati. Potrebbe essere un guaio per l’attacco. Già lo scorso anno tra infortuni e squalifiche Denis e Pinilla erano stati raramente disponibili insieme, ma almeno uno aveva sempre giocato (e i due sono stati alternativamente decisivi per centrare la salvezza). Stavolta il problema si sta ripetendo: infortunato Denis, ha giocato Pinilla che sarà squalificato e per fortuna rientrerà Denis che ha smaltito l’infortunio. La speranza è che l’Atalanta non debba rinunciare a tutti e due contemporaneamente perché in tal caso il peso dell’attacco ricadrebbe su Monachello che è sicuramente un giovane promettente ma senza nessuna esperienza in serie A.

Infine, un cenno doveroso a Cristian Raimondi che è entrato nella ripresa giocando con grande determinazione ed efficacia sulla fascia destra di centrocampo nel 4-4-1.Nel prediletto 4-3-3 di Reja non può giocare a centrocampo per ragioni tattiche, ma sulla corsia destra della difesa - dove si stanno alternando Bellini e Masiello - magari potrebbe avere spazio se confermerà la vitalità e lo spirito da Atalanta sfoderate a Reggio Emilia.

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