Test sul piano del gioco
da superare a Empoli

Ok, abbiamo tartassato un po’ l’Atalanta per tutti i punti (addirittura cinque) che ha gettato al vento nei minuti finali di tre delle quattro giornate di campionato disputate e per i blackout in difesa che sono stati pagati carissimo.

Però l’Atalanta è pur sempre a 5 punti e tutte le squadre che sulla carta dovrebbero lottare per non retrocedere, a esclusione del Chievo rivelazione del campionato (a quota 7), sono alle sue spalle. Inoltre sul piano del gioco i nerazzurri hanno dimostrato di valere più dei punti conquistati, per cui non è il caso di fasciarsi la testa.

Ma non si devono nemmeno sottovalutare i problemi, anche perché il campionato di serie A non consente di sottovalutarli. Per il momento ci sono soltanto due squadre che stanno arrancando, anche se sono reduci da risultati sorprendenti (Carpi, a quota 2, e Frosinone, ancora a 1), non c’è più un Parma sulla via del fallimento e dunque l’Atalanta deve tenersi il più lontano possibile dalle retrovie.

Nemmeno lo scontro diretto di giovedì sera contro l’Empoli è da sottovalutare. Perché il team toscano non sembra per nulla arrendevole e potrebbe essere destinato a replicare il bel campionato scorso. Il flop casalingo della prima giornata, 1-3 contro il Chievo, ha ingannato molti, compreso chi scrive. Si pensava che, orfana di mister Sarri, la compagine empolese avrebbe perso la sua identità. Invece il Chievo ha confermato nelle giornate successive di essere un avversario rognoso e al top della forma, mentre l’Empoli con Giampaolo in panchina ha ripreso a esprimere un gioco di pregevole fattura. Ha perso contro il Milan a San Siro, ma avrebbe potuto vincere, ha costretto il Napoli al pareggio al Castellani e ha espugnato Udinese nell’ultimo turno.

È rimasto il vecchio difetto, l’improduttività in fase di concretizzazione, anche perché l’Empoli non si è molto rinforzato nel reparto d’attacco: in pratica l’unico volto nuovo è l’ex atalantino Livaja che potrebbe anche giocare titolare in quanto Pucciarelli è in dubbio. E il punto fermo è lo stagionato Maccarone, 36 anni suonati. Il bomber stagionale è il trequartista Saponara, già autore di tre gol e in grande vena. Da ricordare a centrocampo il 18enne senegalese Dioussé, maggiorenne da pochi giorni, che ha sostituito con incredibile disinvoltura Valdifiori in cabina di regia.

Lo scorso anno l’Atalanta soffrì l’Empoli proprio sul piano del gioco strappando un fortunoso 0-0 in trasferta e pareggiando in extremis per 2-2 in casa con il gol al 93’ di Denis che nello spogliatoio sferrò un pugno a Tonelli che l’aveva minacciato. Giovedì sera Tonelli sarà ancora il baluardo della difesa empolese, mentre Denis è destinato alla panchina perché Pinilla è di nuovo disponibile dopo la giornata di squalifica e Reja punterà con ogni probabilità sul bomber cileno, autore di una doppietta contro il Sassuolo.

In casa atalantina c’è Moralez non al 100% avendo saltato due giorni d’allenamento e c’è da vedere se l’allenatore nerazzurro ricorrerà al turnover ed eventualmente quanti giocatori cambierà, anche in previsione della sfida di lunedì 27 settembre al Comunale contro la Sampdoria. In teoria è più delicata la partita di giovedì sera perché l’Empoli è una diretta rivale nella corsa alla salvezza, ma comunque la rosa della squadra bergamasca è di buon valore e due elementi che domenica non hanno giocato e che potrebbero rientrare sono Cigarini e Carmona (è il centrocampo il reparto che dovrebbe subire le maggiori modifiche), il che garantisce affidabilità. Un problema serio potrebbe rivelarsi l’eventuale forfait di Moralez, il giocatore nerazzurro di gran lunga più in forma.

Per l’Atalanta sarà un test probante sul piano del gioco e superarlo o meno sarà di importanza non indifferente per la continuazione del campionato dei bergamaschi.

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