Mission impossible
L’onore da salvare

Che almeno non sia una batosta. Le possibilità che l’Atalanta raggranelli un risultato positivo contro i campioni d’Italia nel ribollente Juventus Stadium sono praticamente inesistenti. È la classica missione impossibile.

Purtroppo non c’è il minimo elemento a favore dei nerazzurri. La Juventus è tremendamente più forte dei bergamaschi e, nonostante sia attesa martedì prossimo dallo scontro casalingo di Champions League contro il Borussia Dortmund, appuntamento sentitissimo, è da escludere che possa distrarsi o sottovalutare l’Atalanta. «Colpa» del 2-2 in terra romagnola contro il Cesena, una frenata mal digerita da mister Allegri (che giovedì mattina in conferenza stampa ha ululato ai suoi: «Basta cazz...») e che ha suscitato anche la pesante autocritica dei giocatori bianconeri. Pensare che possano cadere nel medesimo errore - e in casa - è decisamente improbabile. Anche perché il turnover sarà ridotto (non ci sarà però Vidal).

E che dire dell’Atalanta? È reduce dal pesante 1-4 casalingo contro l’Inter, sarà in uno schieramento d’emergenza mai visto per la miriade di infortunati (Estigarribia, Raimondi, Cherubin, Moralez, Biava e pure Gomez è destinato a dare forfait) e squalificati (Pinilla, Carmona e Benalouane) e in trasferta ha sempre stentato molto (unici acuti contro l’allegro Cagliari di Zeman e contro il Milan di Inzaghi, ormai una ex grande squadra).

La scelta di evitare la trasferta a Gomez, non al 100% per un affaticamento muscolare, è sì dettata dal desiderio di evitare ricadute all’argentino, ma evidenzia anche come mister Colantuono pensi già alle prossime giornate di campionato, quelle sì fondamentali per rincorrere la salvezza, ovvero alla sfida casalinga contro una Sampdoria in flessione, alla trasferta contro un Parma sull’orlo del fallimento e virtualmente già retrocesso, e al match interno contro un’Udinese molto discontinua.

Se un ko a Torino rientra dunque nell’ordine delle cose, la speranza che è l’Atalanta lotti comunque con orgoglio e venda cara la pelle. Ci saranno molte variazioni nello schieramento, come centrale in difesa sarà utilizzato Masiello, peraltro nel suo ruolo classico, dopo essere stato dirottato al rientro come terzino destro, in quanto sono out Benalouane, Biava e Cherubin. Nel cuore del centrocampo l’allenatore nerazzurro dovrà sostituire Carmona e dunque ci sarà spazio per Baselli o Migliaccio o magari per tutti e due (in caso di schieramento a 5). Sulle corsie esterne, non essendoci Moralez e Gomez, dovrebbe essere schierato Emanuelson dal 1’, e sarebbe la prima volta, mentre in attacco - con Pinilla appiedato - è scontato il rientro da titolare di Denis. Visto che Moralez e Gomez sono anche i due soli atalantini che possono giocare in posizione da trequartista, il mister dovrà rinunciare al 4-4-1-1 e potrebbe optare per un 4-5-1 o per un 4-4-2 e in questo secondo caso sarebbe Boakye il candidato ad affiancare Denis.

La nota positiva è che Colantuono potrà vedere in azione, in una serata che si preannuncia durissima, diversi giocatori che finora non hanno avuto molto spazio e che potrebbero essere confermati nelle prossime giornate. Cagliari-Inter, Empoli-Chievo e Verona-Roma sono le partite che, tra domenica e lunedì, potrebbero complicare la situazione dei bergamaschi: i nerazzurri faranno soprattutto il tifo per Inter e Roma, il rischio lunedì sera è di dover sedere su una scomodissima terzultima posizione in caso di vittoria dei sardi abbinata a una resa atalantina.

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