Impresa possibile
Condizioni ideali

È quasi incredibile pensare che anche perdendo domenica a Torino l’Atalanta rimarrà davanti alla Juventus in classifica dopo 9 giornate di campionato (ora è a +5 sui bianconeri). La 7ª contro la 14ª.... È un’annotazione curiosa, ma è comunque utile per sottolineare che - anche se la Juventus è sicuramente più forte l’Atalanta ed è destinata a superare il team di mister Reja - attualmente il divario non è enorme, come evidenzierebbero le potenzialità delle due squadre, e dunque Pinilla e compagni potranno giocarsela a Torino.

Sia chiaro, la Juventus è la grande favorita, ma stavolta non si tratta di impresa impossibile per i bergamaschi. Del resto, se allo Juventus Stadium nel primo scorcio di torneo ha vinto l’Udinese e hanno pareggiato Chievo e Frosinone, perché non potrebbe raggranellare almeno un punticino anche l’Atalanta?

È vero che la Juventus è in ripresa e sta recuperando tutti i suoi giocatori infortunati, ma il gioco non è ancora efficace come dimostra il scarso numero di gol segnati (9, due in meno dei nerazzurri: i bianconeri sono reduci da due 0-0 di fila contro l’Inter a San Siro in campionato e contro il Borussia Moenchengladbach in casa in Champions League), anche perché sul piano delle scelte l’allenatore Allegri non ha ancora scovato la giusta quadratura del cerchio. Pesa come un macigno l’addio di tre big di qualità e personalità come Pirlo, Vidal e Tevez e Pogba stenta a diventare il leader della squadra. Sono approdati diversi rinforzi a Torino, ma nessuno di primissima grandezza, Dybala sembra già un oggetto misterioso e la corsa al trequartista di grido ha partorito in extremis Hernanes, bollato poche ore fa da Marotta come «non una prima scelta».

Ma quello che la Juventus non ha più, almeno in campionato, è lo spirito guerriero: dopo quattro scudetti consecutivi la pancia dei bianconeri è sazia, la determinazione e la concentrazione, che erano ferree, sono scemate e ne sta risentendo in primis la difesa che non è più blindata come una volta. Contro l’Atalanta Allegri sembra orientato a dare spazio al turnover perché la Juve è reduce dalla Champions e settimana prossima c’è in calendario il turno infrasettimanale di campionato. Dovrebbe riposare Buffon (in porta Neto), in difesa potrebbe essere il turno di Rugani, ci saranno cambiamenti pure a centrocampo (forse un turno di stop a Pogba), mentre in attacco sarà rilanciato Dybala, probabilmente in tandem con Morata.

Vedremo se il turnover sarà confermato e se le alternative daranno nuovo propellente alla Juventus o se al contrario ritarderanno ulteriormente il processo di amalgama della squadra torinese. Ripetendo che la Juventus resta grande favorita, perché se i tanti giocatori di livello superiore alla media esprimeranno le loro potenzialità l’Atalanta dovrà arrendersi, non possiamo non sottolineare come i nerazzurri si accostano comunque al prestigioso match con tanti fattori a favore.

La condizione dell’Atalanta è ideale, sia sul piano fisico che psicologico. Il gioco sta crescendo e l’autostima pure. In infermeria non c’è praticamente nessuno e così Reja potrà optare per il miglior schieramento possibile. Finora il tecnico friulano ha sempre rinunciato al turnover, anche nel precedente ciclo di tre partite in una settimana, e crediamo che continuerà così. Sì, mercoledì sera ci sarà la Lazio al Comunale ma pensiamo che Reja abbia in mente di sfruttare il momento favorevole per tentare il colpaccio e rinverdire il magico 1989, l’anno delle due ultime imprese a Torino contro i bianconeri (un doppio 1-0 firmato da Evair e Caniggia).

Sulla carta il tridente nerazzurro Moralez-Pinilla-Gomez, in splendido spolvero, ha le caratteristiche per far male alla difesa bianconera e, proprio per le ragioni appena evidenziate, è molto probabile che Reja lo ripresenterà. Vedremo per la terza volta l’Atalanta di scena contro una grande in trasferta. I bergamaschi hanno sempre ceduto, ma contro l’Inter sono stati castigati al 93’ e in inferiorità numerica, mentre contro la Fiorentina non hanno praticamente giocato a causa di un’espulsione e di un rigore contro al 5’. È evidente che a Torino ci vorrà la prestazione perfetta per non perdere e magari per sognare di vincere, ma da questa Atalanta ci si può attendere anche la prestazione perfetta.

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