Atalanta in rete / Bergamo Città
Domenica 21 Febbraio 2016
Il momento è cruciale
Attenzione al calendario
Siamo in un momento cruciale e delicato per il campionato dell’Atalanta, non perché i nerazzurri siano attualmente in una situazione grave - nonostante i 10 turni senza una vittoria -, ma perché le prossime giornate sono destinate a dirci se il futuro dei bergamaschi consisterà in un cammino - magari non esaltante, ma senza affanno - verso la salvezza o se la squadra di mister Reja avrà qualche grattacapo.
Analizzando il calendario e considerando la consistenza delle avversarie che attendono Atalanta e Frosinone, terzultimo a -7, senza considerare Udinese, Palermo, Genoa e Sampdoria (sabato sera ko), poker di precarie tra i ciociari e i bergamaschi, il rischio che la neopromossa rosicchi qualche punticino ai nerazzurri c’è. Parlando delle prossime sei giornate, l’Atalanta giocherà in casa quattro partite su sei ma contro Fiorentina, domenica, Juventus, Milan e contro quel Bologna che ha appena frenato la Juventus, reduce da 15 vittorie di fila, e in trasferta se la vedrà contro il Carpi, penultimo, e contro la Lazio. Un calendario, almeno sulla carta, durissimo, con il solo match di Carpi che vede l’Atalanta teoricamente superiore, mentre il Frosinone in sei turni giocherà ben quattro scontri diretti, contro Sampdoria, Carpi e Genoa fuori e contro Udinese in casa, che - se ben sfruttati - potrebbero davvero rivoluzionare la corsa salvezza.
Per il Frosinone - che ha comunque molte risorse tecniche in meno di quelle che sono patrimonio dell’Atalanta oltre ai sette punti di svantaggio - è dunque la fase assolutamente decisiva del suo torneo, da non fallire, per l’Atalanta è invece il momento di non perdere ulteriore terreno per non essere costretta a disputare la volata di campionato con un po’ di sofferenza. Ecco perché un punto domenica al Comunale contro la Fiorentina (anche il Frosinone giocherà in casa, contro la Lazio) non sarebbe da disdegnare a priori, anche se allungherebbe la striscia negativa senza una vittoria.
Le statistiche sono da brivido contro i viola: i bergamaschi hanno perso le ultime sette sfide di campionato e non hanno mai segnato nelle ultime tre partite disputate in casa, inoltre nel duello d’andata l’Atalanta ha incassato il ko più sonoro del suo campionato, ovvero un 3-0 favorito dall’espulsione di Paletta al 5’ pt e dal rigore trasformato da Ilicic al 6’. Sarebbe il caso d’invertire la tendenza, ma sarà un bel problema affondare la Fiorentina.
Terzi in classifica e dunque in corsa per la Champions League, i viola nelle ultime cinque partite hanno sempre vinto in casa (contro Carpi e Inter nel recupero) e pareggiato in trasferta, mentre hanno perso sei giornate or sono a San Siro contro il Milan. Sono reduci dall’1-1 casalingo di Europa League contro il Tottenham (pareggio in rimonta firmato da Bernardeschi, il calciatore più in forma della squadra, e l’aver giocato tre giorni fa potrebbe costituire un vantaggio per l’Atalanta in quanto Sousa non ha a disposizione una rosa infinita e il turnover in Coppa è stato ridotto, anche per l’importanza dell’appuntamento europeo.
Però la Fiorentina - schierata con il 3-4-2-1 - è squadra che gioca un bel calcio, fa tanto possesso di palla ed è molto pericolosa in attacco, anche se il suo bomber Kalinic è da tempo a digiuno (potrebbe essere Babacar la punta centrale). I viola tenteranno di vincere per mantenere salda la loro terza posizione e quindi sul piano tattico magari ci saranno spiragli per le ripartenze dell’Atalanta. Potrebbe essere un secondo punto a favore dei nerazzurri, ma la partita resta difficilissima.
Al di là della forza della Fiorentina, l’Atalanta deve però credere nella possibilità di incamerare un risultato positivo. Anche perché l’infermeria si è svuotata, Cigarini rientrando da titolare potrà dare di nuovo fosforo al centrocampo e Paletta è a disposizione, e perché Borriello e Diamanti hanno avuto una settimana in più per integrarsi ulteriormente nei meccanismi e crescere fisicamente (il riferimento è soprattutto per Borriello), Pinilla per avvicinarsi a una condizione ottimale e Gomez per ritemprarsi. Le attenuanti stanno dunque scomparendo e l’Atalanta deve rispondere presente al più presto. Ritornando a segnare perché senza gol non si va lontano.
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