Finalmente squadra
Con il morale a mille

Con passo sicuro verso la salvezza. Il pareggio dell’Olimpico contro la Roma e il modo con il quale è stato conquistato regalano all’Atalanta la consapevolezza che la permanenza in serie A è davvero vicina e potrebbe essere virtualmente conquistata nelle prossime due giornate.

A sette turni dalla conclusione possiamo dire che il Cagliari è ormai destinato alla retrocessione. È a -9 (in pratica -10) dai bergamaschi e il pesante ko casalingo per 3-0 contro il Napoli, due giorni dopo la folle aggressione di trenta tifosi ultrà nel ritiro di Assemini, rappresenta la pietra tombale sulle speranze dei sardi di recuperare terreno.

Resta il Cesena che, dopo la mazzata interna contro il Chievo, ha eretto le barricate a Genova strappando un punto alla Sampdoria e dimostrando comunque di non aver mollato. Domenica si giocheranno Atalanta-Empoli e Genoa-Cesena, mentre mercoledì 29 è in programma lo scontro diretto tra bergamaschi e romagnoli allo stadio Manuzzi. L’obiettivo dei nerazzurri è di presentarsi al duello contro il Cesena con un margine rassicurante di 8-10 punti, in modo da spegnere sul nascere le residue velleità dei rivali bianconeri.

Intanto, però, c’è da sottolineare la prestazione dell’Atalanta a Roma. Già mister Reja aveva deciso di non rischiare un giocatore del calibro di Moralez (diffidato), in vista dell’Empoli. Quando, dopo tre minuti, Totti ha infilato Sportiello trasformando il rigore del momentaneo 1-0, è stato spontaneo pensare che fosse una domenica segnata, che l’obiettivo era contenere di danni ed evitare infortuni e squalifiche, pensando appunto alla fondamentale sfida contro l’Empoli.

Invece, complice una Roma mentalmente e tecnicamente alla frutta, l’Atalanta ha disputato un fior di match pareggiando quasi subito con Denis, inesorabile dal dischetto, e controllando senza soffrire lo sbiadito forcing dei giallorossi nella ripresa. Le prima annotazione che ci sembra giusto far emergere è relativa a Reja. Dopo qualche settimana di ambientamento e di esperimenti tattici, accentuati peraltro da problemi di squalifiche e infortuni, l’allenatore goriziano si è tirato fuori da una situazione delicata nata con la resa al Comunale davanti al Torino.

Ha puntato su un modulo (il 4-4-1-1) ed è stato abile a farlo funzionare pur cambiando gli interpreti. Quattro punti in due giornate (sette in sei partite in totale nella sua gestione) e l’orizzonte si è rasserenato. Domenica ha puntato su Masiello centrale in difesa e su Emanuelson trequartista e ha avuto ragione. Non c’è stato un giocatore nerazzurro che si sia espresso sotto la sufficienza (super Migliaccio quando è entrato), vuol dire che il collettivo ha funzionato alla perfezione.

Il gioco si sta dunque aggiustando, anche se le palle-gol continuano a manifestarsi con il contagocce, non ci sono stati gravi errori, così come non si è palesata nessuna flessione, e crediamo che - pareggiare all’Olimpico - abbia ulteriormente aumentato l’autostima dei giocatori nerazzurri. Non perdere né a Napoli, né a Roma sponda giallorossa, significa essere in definitiva una squadra solida e quadrata.

La seconda annotazione è che se l’Atalanta ha stentato per molto tempo è anche perché aveva numerosi giocatori infortunati, soprattutto sulle fasce laterali, o fuori condizione. Estigarribia ko alla 6ª giornata, Raimondi alla 13ª, Gomez che ha faticato moltissimo per crescere, Denis e la sua annata tormentata, Moralez che ha avuto un paio di infortuni e pure Zappacosta si è dovuto fermare. Senza scordarsi di Cigarini, integro ma dal rendimento deludente. Ed Emanuelson e Pinilla sono approdati a Bergamo soltanto a gennaio. Ora, se si escludono Raimondi, ancora ai box, e Pinilla (deve scontare il terzo turno di squalifica), Reja ha a disposizione una rosa di una caratura tecnica non indifferente per una provinciale e giocatori in palla, come la partita di domenica ha dimostrato. A testimonianza di come l’organico dell’Atalanta fosse stato ben costruito.

Denis, intanto, è balzato a quota 7 in classifica marcatori. Si è ridestato nel momento cruciale del campionato e, con sette giornate da giocare, non è escluso che possa arrivare per il quarto anno consecutivo in doppia cifra con la maglia nerazzurra. Sarebbe una bella gratificazione per il bomber argentino, decisivo per il destino dell’Atalanta.

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