Che squadra a Marassi?
Gol cercasi in trasferta

Ci si tuffa nel 2015 con l’Atalanta che sarà di scena contro a Marassi contro il Genoa garibaldino di mister Gasperini. Gli effetti del calciomercato di riparazione non si possono ancor sentire, per cui si riprende ancora dalla situazione di fine 2014, quando l’Atalanta strappò un 3-3 casalingo in rimonta al Palermo.

Vedremo come l’Atalanta avrà digerito il panettone e vedremo se sarà cambiato qualcosa nella mentalità dei bergamaschi che in trasferta non segnano da un’eternità, addirittura dalla seconda giornata (2-1 contro il Cagliari, diventato il principale rivale nella corsa alla salvezza), e che, dopo tre pareggi di fila per 0-0 contro Torino, Sassuolo ed Empoli conquistati pensando a non prenderle - parliamo sempre di rendimento esterno -, sono crollati all’Olimpico contro la Lazio per 3-0 senza nemmeno giocare.

Pensando anche al 3-3 da psicanalisi contro il Palermo, è davvero un rebus indecifrabile pensare a quale potrà essere, nel giorno della Befana, il rendimento dell’Atalanta. Che, in attesa di inserire nel motore Pinilla, a Marassi sarà orfana di Cigarini (il regista - peraltro quasi mai decisivo di recente - è squalificato), ma avrà un Denis presumibilmente galvanizzato dalla doppietta rifilata ai siciliani.

In considerazione della forza del Genoa, l’unica squadra che è stata in grado di piegare la Juventus proprio in casa nei minuti di recupero, è probabile che mister Colantuono presenterà un 4-4-1-1 con Moralez a supporto di Denis in attacco e con le fasce di centrocampo ben presidiate. Ma, al di là del modulo, che pure ha una sua importanza, sarà fondamentale come l’Atalanta si accosterà mentalmente al match. Ci vorrà un’Atalanta guerriera, in grado di creare grattacapi a una difesa non irresistibile, in caso contrario saranno guai. Sarà anche un severo banco di prova per il reparto arretrato, diventato un colabrodo a dicembre (otto gol sul groppone in tre giornate), che dovrebbe riabbracciare capitan Bellini sulla fascia destra.

Visto che, almeno per il momento, è il Cagliari il diretto concorrente dei bergamaschi nella bagarre per non retrocedere (terzultimo con tre punti in meno dei nerazzurri, quartultimi), sarà obbligatorio controllare a gennaio quali saranno le mosse dei sardi. Per ora si è rinforzata solo l’Atalanta - da lodare la tempestività del club - che ha irrobustito l’attacco con un giocatore potenzialmente forte come Pinilla. Il Cagliari ha invece cambiato l’allenatore prima della fine dell’anno: dall’integralista Zeman al più pragmatico ma anche inesperto Zola. Che probabilmente avrà bisogno di una o due settimane per inquadrare la squadra che ha in mano. Ma dai nomi che girano non dovrebbe essere un mercato stellare quello dei sardi.

Se per l’Atalanta sarà dura contro il Genoa, sarà altrettanto problematica la trasferta che il Cagliari dovrà sostenere a Palermo senza Ibarbo e Sau. Il menù di giornata si preannuncia ghiotto dalle parti dell’inferno. Chievo-Torino ed Empoli-Verona potrebbero infatti dirci qualcosa d’interessante in più su chi è candidato a cadere nei guai, in quanto si sfidano proprio le quattro squadre appena sopra l’Atalanta in classifica.

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