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Dal mal di denti al carico immediato
Quando la salute orale è trascurata

Il dottor Paolo Cavellini degli Studi Mezzena: «Mai sottovalutare i sintomi: i denti vanno monitorati, curati e trattati in tempo con trattamenti adeguati»

Il mal di denti si presenta sempre con sfumature differenti e per ciascuna di esse è previsto un trattamento diverso. Ne parliamo con il dottor Paoloantonio Cavellini, chirurgo odontoiatra da 30 anni alla guida degli Studi Mezzena, studi di odontoiatria avanzata con quattro sedi sull’asse Brescia, Bergamo e Milano.

«Solitamente il mal di denti si presenta sotto forma di sensibilità dentale - spiega il dott. Cavellini che si occupa soprattutto di riabilitazioni implantari e dentoprotesiche -. Si prova una sensazione di dolore alla masticazione, sensibilità al caldo/freddo, al dolce/salato. Spesso il paziente accusa piccole fitte dentali, penetranti e circoscritte. Sono i sintomi della carie, causata da batteri che danneggiano le strutture dentali. Altri tipi di batteri causano infiammazione gengivale con rossori e sanguinamenti. Questa, a differenza delle carie, non dà sintomi, ma si manifesta con segni clinici che il paziente non segnala perché non prova dolore ma solo, eventualmente, fastidio. La gengivite si presenta con il colore rosso delle gengive e con il sanguinamento. La gengiva è la parte superficiale del parodonto, ovvero l’apparato di supporto dei denti».  

La parodontite

«A causa di predisposizioni genetiche, che spesso sono di tipo ereditario, gengiva e osso aggredite da un tipo di batteri diverso tipo da quelli della carie, possono sviluppare la parodontite cronica. Quest’ultima crea infiammazione gengivale con gonfiori, rossori, sanguinamenti gengivali e un riassorbimento osseo che si manifesta con sintomi solo dopo diversi anni nella fase terminale (piorrea), quando i denti perdono stabilità e si muovono - spiega il dottore -. Anche una gengivite non curata, inoltre, può degenerare in parodontite che è una patologia pericolosa. Il trattamento di queste problematiche varia da paziente a paziente perché dipende dalle cause che ne determinano l’insorgenza». 

La riabilitazione

Una volta eliminata la causa batterica il dentista procede con la valutazione delle modalità di riabilitazione. «Prima di tutto si effettua un attento studio del caso utilizzando tutti gli strumenti diagnostici per immagini più evoluti (status RX, Cone Beam e Digital Smile Design) - spiega il dottor Cavellini -. Sulla base dei risultati ottenuti si pianificano le modalità di riabilitazione. Se il recupero dei denti naturali non è più possibile il dentista può decidere di procedere al ripristino degli elementi dentari attraverso l’implantologia a carico immediato. Questo metodo permette di portare a termine un solo atto chirurgico la riabilitazione. Entro 48 dall’intervento, che può comportare anche la riabilitazione di intere arcate, il paziente riceve le protesi provvisorie avvitate agli impianti posizionati poco prima dal dentista». 

La devitalizzazione

Se l’infezione ha colpito la parte vitale del dente la devitalizzazione diventa l’unica strada percorribile: devitalizzare serve a salvare il dente interessato e ad eliminare definitivamente il dolore. «L’operazione viene completata in un paio di sedute in anestesia locale attraverso un procedimento che culmina con la rimozione della polpa dentale e/o di eventuali residui batterici nel canale radicolare – conferma Cavellini -. Si esegue poi la disinfezione del canale radicolare che viene infine riempito con un materiale sterile e inerte (guttaperca) per ottenere un completo isolamento della cavità dentale». 

La terapia causale

Agli Studi Mezzena come da evidenze scientifiche che caratterizzano tutta la medicina moderna si consiglia di iniziare sempre il proprio percorso di cura con la terapia causale per agire sui batteri, veri responsabili delle patologie orali e quindi del dolore ai denti: «La terapia causale - precisa il dottor Cavellini - è il primo passo per curare carie, gengivite e parodontite. La terapia causale prevede la rimozione profonda non chirurgica della causa batterica e del tartaro, conseguenza della placca non rimossa e induritasi nel tempo, che l’igiene quotidiana a casa non è più in grado di eliminare. Va infatti trattata professionalmente da un dentista o da un igienista dentale. La terapia causale si effettua una volta sola nella vita e prevede da un minimo di 2 fino ad un massimo di 6 sedute, durante le quali oltre alla rimozione profonda della placca batterica con strumenti ultrasonici e manuali, metà bocca alla volta, vengono insegnate le tecniche quotidiane di spazzolamento e di uso del filo interdentale per evitare di avere recidive. Fatto questo il paziente viene poi inserito in un programma di richiami per verificare la qualità dell’igiene a casa, che deve essere eseguita nel rispetto dei consigli dati dal dentista durante le sedute iniziali». 
In conclusione, i denti vanno monitorati, curati e trattati in tempo, al fine di salvarli e mantenerli nel tempo per preservare un valore inestimabile. «Se il dolore colpisce - conclude il dottor Cavellini - è bene rivolgersi sempre ad un esperto e non aspettare che passi da solo. Sarà il dentista a trovare la soluzione».

Il carico immediato

Infine, per sostituire i denti mancanti o danneggiati, gli studi Mezzena applicano la tecnica del carico immediato, una metodologia che permette di posizionare gli impianti e montare le protesi provvisorie in una sola seduta, minimizzando ogni disagio, e in assenza di dolore. «La tecnica dell’implantologia a carico immediato, abbinata a procedure di riabilitazione protesiche avanzate, permette di raggiungere risultati importanti con tempi, disagi e costi ridotti rispetto alle procedure precedenti – conferma il dott. Cavellini -. Non è una semplice promessa, ma il risultato consolidato di una tecnica che, se ben applicata, assicura risultati documentati dalle migliaia di casi risolti in oltre 10 anni. Nei nostri studi ci occupiamo di carico immediato da oltre un decennio, con migliaia di successi terapeutici e risultati estetici e funzionali eccellenti. Il primo passo è rappresentato dalle visite e dagli esami diagnostici che ci permettono di valutare il caso e di pianificare il piano di trattamento ideale, comprendendo e trattando le cause della problematica. In questo modo gestiamo il paziente nel tempo per evitare recidive che comprometterebbero i risultati della riabilitazione causando danni più gravi di quelli iniziali».

Mal di denti, curarlo migliora la vita

In conclusione, i denti vanno monitorati, curati e trattati in tempo, al fine di salvarli e mantenerli nel tempo per preservare un valore inestimabile. «Se il dolore colpisce - conclude il dottor Cavellini degli Studi Mezzena - è bene rivolgersi sempre ad un esperto e non aspettare che passi da solo. Sarà il dentista a trovare la soluzione!».

Chi è il dottor Paolantonio Cavellini

Il dottor Paolantonio Cavellini, Medico Chirurgo Odontoiatra, dal 1992 ad oggi dirige gli Studi Dentistici «Vito e Nadia Mezzena», centri di odontoiatria avanzata, con diverse sedi sul territorio. Dopo una lunga formazione in Parodontologia, Implantologia e Protesi dentaria portata a termine con i maggiori esperti internazionali, dal 2008 frequenta corsi di aggiornamento di «Advanced Dentistry» presso il Kois Center di Seattle USA, centro di eccellenza mondiale in riabilitazioni dento-facciali, fisse ed implanto-protesiche. Presso lo stesso centro nel 2012 ottiene il titolo di «Graduate» e di «Prosthodontist Recognised Specialist» e nel 2015 quello di «Mentor» ed è membro del «Kois Center Alumni». Nella pratica professionale si dedica a riabilitazioni implantari e dento-protesiche.

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