A Zingonia accadono piccoli miracoli che sanno commuovere e colpire al cuore. Storie di bambini e ragazzi con disabilità motorie complesse che ritornano a muoversi e camminare, di medici che assistono il loro percorso riabilitativo e di genitori pieni di forza e speranza. L’Unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva di Habilita a Zingonia affronta le storie di 150 bambini all’anno e mescola gioco e tecnologia, insieme all’esperienza di un’équipe medica che sa approcciarsi a ogni piccolo paziente con competenza e umanità. Collaborazioni prestigiose con il Polo Scientifico Bosisio Parini, richieste da tutta Italia e crescita continua. In poco più di 10 anni l’Unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva di Zingonia ha sviluppato una reputazione invidiabile grazie a uno staff di professionisti dedicati e un ambiente che tiene conto delle caratteristiche uniche e di vari aspetti di ogni ragazzo dal punto di vista funzionale e della sfera psicosociale. L’attività riabilitativa è rivolta a bambini e ragazzi colpiti da gravi lesioni neurologiche, causate da paralisi cerebrali infantili o di origina traumatica, che determinano disturbi del movimento, della cognizione e della comunicazione e per i quali è necessaria una presa in carico globale da parte di un’unità come quella Zingonia così come un’integrazione dei familiari nel percorso per armonizzare la crescita del bambino. Se c’è una cosa che colpisce dell’unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva è il clima di serenità che si respira. Giochi, tecnologia, strumenti musicali e realtà virtuale si alternano per sostenere il percorso riabilitativo dei ragazzi. Una perfetta integrazione tra elemento umano e tecnologia di ultima generazione che consente un trattamento riabilitativo preciso: non solo per il recupero di funzioni che si stavano perdendo ma anche al miglioramento di funzioni che necessitano un continuo trattamento riabilitativo anche in chiave preventiva. È con orgoglio che parla il Dr. Michelangelo Bartolo, responsabile dell’Unità. “La finalità della nostra Unità è far lavorare sia il corpo che l’area cognitiva per ottenere i risultati migliori, con esercizi il più vicino possibili alla vita quotidiana”. Ampio spazio, quindi, a giochi sia fisici che virtuali con la presenza fondamentale dei terapisti e di una squadra con competenze capaci di sostenersi e completarsi a vicenda. L’attività di neuroriabilitazione pensata per pazienti in età giovane è nata con la volontà di investire in strumenti tecnologici all’avanguardia, i primi usati sul territorio italiano. Dal primo protocollo sperimentale, l’Unità è cresciuta esponenzialmente sia come potenziamento dello staff che come acquisizione di apparecchiature tra cui: Tutti questi strumenti promuovono una forte componente ludica e motivazionale che, insieme al team, incentiva il paziente e lo spinge al miglioramento della funzione motoria. Per venire incontro alle crescenti richieste, Habilita ha organizzato un’équipe composta da professionisti nel settore fisiatrico, neurologico, ortopedico, cognitivo e logopedico in grado di trattare 60 pazienti in day hospital per circa 850 giornate di cura e 30 bambini in regime ambulatoriale, per un totale di circa 150 pazienti all’anno. Il personale ha seguito percorsi di formazione specifici ed è preparato a rivolgersi a pazienti in una fascia d’età molto particolare, proprio durante il periodo più intenso dello sviluppo del loro sistema nervoso. Uomini e donne danno volto e cuore alle macchine durante il percorso. “La tecnologia rende senza dubbio più leggero il carico dell’operatore e il disagio del paziente”, spiega il Dr. Bartolo, “tuttavia non potrà mai sostituire il terapista, la sua capacità relazionale e la sua empatia. Sono questi i nostri successi più grandi”.Neuroriabilitazione per l’infanzia
Gioco e tecnologia per aiutare i ragazzi
Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva: com’è nata e a chi si rivolge
La formula vincente dell’Unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva
L’investimento sul futuro dell’Unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva
Il volto umano dietro l’Unità di Neuroriabilitazione per l’Età Evolutiva