La forza dello sport: ci mette alla prova e ci «salva» la vita
IL SALUTO. Dedico queste mie ultime righe di copertina alla forza dello sport, che mi accompagna e mi sostiene da quando ero bambino.
IL SALUTO. Dedico queste mie ultime righe di copertina alla forza dello sport, che mi accompagna e mi sostiene da quando ero bambino.
La Champions è sfumata. Era un sogno legittimato dalla matematica e i sogni sono sempre autorizzati, oltre a non costare nulla. Non era un’aspettativa realistica alla luce della forza delle altre big e di un’intera stagione vissuta in altalena dall’Atalanta. I momenti di svolta sono stati periodicamente interrotti da ricadute negative.
SPORT. Alla fine sarà Europa. Quale lo capiremo in queste ultime settimane di campionato ma aver blindato come minimo il settimo posto in classifica (per ora l’Atalanta è comunque sesta, in attesa del posticipo di stasera della Roma, dietro i nerazzurri a -2) è un traguardo da applaudire perché non era scontato al via della stagione.
L’ANALISI. Che colpiscono e fanno riflettere dopo l’inattesa sconfitta di Salerno sono le parole di Gasperini e quell’aria mogia di chi a sua volta sembra chiedersi «ma cosa sta succedendo?». Il tecnico si è in tutta onestà assunto la responsabilità del tonfo, di quel secondo tempo con la «squadra cotta».
IL COMMENTO. Alla fine del primo tempo pensavi: «Al marùda». Che dalle nostre parti significa «il gol sta maturando». Quello dell’Atalanta che – dopo un brivido procurato da Di Maria – aveva infilato una serie di occasioni, a cominciare dal palo di Scalvini, di testa su angolo.
Che bello sentire Zapata che vuole «riascoltare la musichetta della Champions». Il suo ritorno al gol e la carica che trasmette alla squadra con i piedi e a voce sono benzina super in vista della volata finale del campionato. Puntare al bersaglio grosso, la Champions League, aiuterà in ogni caso a conquistare un posto nelle coppe europee della prossima stagione, fosse anche una tra Europa League …
IL COMMENTO. La restituzione alla Juventus dei 15 punti, che le erano stati tolti per penalizzazione in merito al caso plusvalenze, complica il cammino dell’Atalanta e aumenta la pressione.
L’ANALISI. Si apre una settimana lunga – oggi la trasferta a Firenze e lunedì prossimo arriva la Roma a Bergamo – e cruciale per il cammino dell’Atalanta. Ma anche per le altre squadre in lotta per conquistare un posto nelle coppe europee della prossima stagione.
Due vittorie di fila – contro Empoli e Cremonese –, due indizi che forse non fanno ancora una prova ma sabato contro il Bologna il dubbio sarà presto risolto.
Sport. Gli sport invernali hanno regalato a Bergamo gli ultimi acuti proprio allo sbocciare della primavera. Pare quasi un segno, comunque un’immagine simbolica. Dal pattinaggio artistico allo sci alpino. Che sulla neve ci sappiamo fare è risaputo: abbiamo le montagne e le piste, siamo un popolo di sciatori, qualche talento dal mazzo salta fuori per forza.
Il punto. Il campionato si ferma per quasi due settimane e lascia spazio alla Nazionale, che giovedì a Napoli affronta l’Inghilterra e domenica 26 marzo andrà in trasferta a Malta: sono le prime partite del cammino di qualificazione all’Europeo del 2024 in Germania.
Il punto. La sconfitta di sabato ha detto chiaramente che contro questo Napoli è difficilissimo compiere imprese.
Il punto. La corsa per un posto nella prossima Champions League si sta complicando, ma – come scriviamo da sempre su queste colonne – all’Atalanta non farebbe schifo partecipare all’Europa League o alla Conference, per quanto competizioni di caratura inferiore.
Il punto sportivo. Facendo lo slalom tra le bizze del meteo – vedi i rinvii causa nebbia e neve molle a Crans Montana, in Svizzera, per le gare femminili e la ritardata partenza di sabato per il gigante maschile a Palisades Tahoe – è ripartita la Coppa del Mondo di sci alpino.
L’analisi. Che brutta domenica per l’Atalanta. Le avvisaglie di una giornata storta già prima della partita con i momenti di tensione tra le due tifoserie e anche con le forze dell’ordine nei pressi dello stadio. Poi la gara che non ti aspetti, sette giorni dopo aver dominato la Lazio all’Olimpico. Sì, con il Lecce si preannunciava una sfida insidiosa ma di lì a immaginare di perderla per 2-1 ne…
Il commento. C’è la bella vittoria dell’Atalanta da celebrare e lo facciamo ampiamente nelle pagine interne (ragionando pure sulla brutta tegola dell’infortunio di Hateboer). Ma c’è anche un altro tema che ci sta a cuore e che è tornato alla ribalta nei giorni scorsi a causa dei fatti di Palosco.