Buon compleanno, Mafalda! La bambina arrabbiata, preoccupata per la pace e per i diritti umani, compie cinquant’anni ma non vuole saperne di integrarsi con il mondo degli adulti. Mafalda è cresciuta e con lei la sua fama ma è sempre la simpatica pessimista, con un casco di capelli neri da cui spunta un bel fioccone, che fa domande disarmanti e amare riflessioni.«Da questa umile seggiolina lancio un commosso appello per la pace mondiale!!! Tanto!... Sembra che oggi il Vaticano, l’Onu e la mia seggiolina abbiano lo stesso potere di convinzione» dice la creatura dell’argentino Joaquin Salvador Lavado, in arte Quino, che oggi ha 82 anni.Mostre, eventi, una mini expo itinerante in biblioteche, centri culturali e nelle maggiori fiere del libro italiane accompagneranno i festeggiamenti del mezzo secolo di Mafalda per tutto il 2014. La data della sua prima apparizione in una striscia è il 29 settembre 1964 sul settimanale «Primera Plana» e quattro anni dopo in Italia in un’antologia, anche se è la raccolta Bompiani del 1969 «Mafalda la contestataria», con prefazione di Umberto Eco, a renderla famosa nel nostro Paese e poi la striscia quotidiana su Paese Sera, uno dei primi giornali che decise di ospitarla.Alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, in marzo, e al Salone del libro di Torino, in maggio, sarà allestito un muro dedicato a Mafalda in cui lasciare le strisce distribuite con la nuvoletta vuota che lettori e visitatori potranno riempire, seguendo un tema. Sorprese sono previste anche al Festivaletteratura di Mantova, in settembre. Arriva poi una nuova edizione di tutte le strisce, raccolte in dodici volumi in formato orizzontale, uguale a quello originale argentino, per Magazzini Salani, l’editore italiano di Mafalda dal 2006, che a Natale ha anticipato la festa con la collezione completa Tutto Mafalda con copertina oro in grande formato, quasi A4. Dall’8 marzo Mafalda sarà tra le protagoniste della mostra «Le donne del fumetto» allo Spazio Wow di Milano e dal 13 marzo al 13 maggio sarà a Castel dell’Ovo a Napoli all’esposizione a cura dell’associazione culturale Kolibri con l’assessorato alla Cultura del Comune.In verità il personaggio di Mafalda era stato concepito da Quino già nel giugno 1963 per una striscia pubblicitaria di elettrodomestici, mai uscita. Nel marzo del 1965 Mafalda si è spostata sulle pagine de «El Mundo» di Buenos Aires con uno spazio giornaliero. E, quando, un anno dopo, le vignette sono state raccolte in volume in 15 giorni è stata esaurita la prima tiratura. Da allora è stato un crescendo inarrestabile per Mafalda, fenomeno mondiale del fumetto, pubblicata in 50 paesi, tradotta in 20 lingue, le cui strisce hanno venduto oltre 50 milioni di copie.Alla bambina ribelle, sono state dedicate una piazza e una statua a Buenos Aires, un francobollo in Belgio, una via a Bruxelles, a Gatineau (Quebec) e ad Angouleme dove, in occasione del 41/mo Festival Internazionale del fumetto fino al 10 marzo sarà ospitata in 250 metri quadri la mostra «Mafalda, una bambina di 50 anni» che poi si sposterà a Grenoble.Gli anni d’oro sono i ’70 con le vignette di Mafalda sempre più legate ai diritti umani e alla difesa delle donne, fra cui il poster UNICEF che illustra la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 1976 e il manifesto per l’ecologia realizzato per l’Italia nel 1988ANSA /TONATIUH FIGUEROA (Foto di TONATIUH FIGUEROA)
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