Rifugio antiaereo
La presenza sul territorio di Ponte San Pietro di un ponte ferroviario della linea Bergamo - Milano ha reso tale cittadina obiettivo di bombardamenti da parte delle truppe alleate fra il 1944 ed il 1945, nel tentativo di bloccare le comunicazioni su questa tratta. A partire dal 1942 il Comune ha costruito, in vari punti della città , alcune strutture per la protezione della popolazione. Oltre ai "rifugi casalinghi" privati, i ricoveri pubblici principali erano quattro: quello di "Casa Avogadro" (uno scantinato attrezzato in via Garibaldi 9), quello delle scuole elementari di via Piave con struttura "tubolare", il ricovero del Parco delle Rimembranze o del Famedio ed infine il ricovero del torrente Quisa. Esistevano inoltre alcune "trincee paraschegge" in vari punti della città . Gli ingressi al rifugio sono situati tra piazza della Libertà e via Moioli. La struttura è stata costruita dall'impresa SARMAS di Ponte San Pietro. Le due gallerie, lunghe 60 metri, all'imbocco presentano robusti muri antisoffio. Il rifugio era dotato di servizi igienici. Alla fine della guerra, secondo testimonianze, il ricovero è stato utilizzato per circa due anni quale magazzino della Cooperativa Legler, in attesa della ricostruzione della sede danneggiata dai bombardamenti.
Oggi i rifugi sono di proprietĂ del Comune di Ponte San Pietro e sono visitabili con visita guidata.