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Palazzo Oldofredi Tadini Botti

Gia nella seconda parte del 1400 dimora estiva segreta degli sforza, situata nello stato della calciana in un punto strategico fortificato sul tratto medio del fiume oglio, linea di confine con la serenissima, utilizzata per feste bucoliche e battute di caccia, viene trasformata in un palazzo dedicato al mito di apuleio su amore e psiche nel 1500. Di particolare interesse sono due stanze e la loggia. Entrambe le stanze si presentano con cassettoni lignei a carena quattrocenteschi e affreschi del 1500. La prima presenta pareti a grottesche con un interessante ciclo pittorico raffigurante parte delle incisioni raffaellesche dedicate alla favola di cupido. La seconda una stanza militare con paesaggi e insediamenti militari/religiosi per orientarsi nel territorio. Infine la loggia, anticamente chiusa con vetrate di grande pregio, portata in dote da Elisabetta Margherita Sforza figlia di Tristano e Beatrice D’Este, a Galeazzo Pallavicino da Busseto marchese dello stato Pallavicino. Tre affreschi rappresentano Busseto, la Calciana e Castel S.Angelo come tributo a Caterina Sforza. Madre di Giovanni delle bande nere ( personaggio del film di Ermanno Olmi) governa e gestisce il potere al punto da assumere un ruolo di importanza consistente nel contesto della politica italiana fino alla calata di Carlo VIII, a dimostrazione di quanto la figura femminile avesse un enorme potere e prestigio nel periodo di dominazione sforzesca. Nel 1473 – quando Caterina ha solo dieci anni – viene concessa in moglie al nipote di papa Sisto IV, Girolamo Riario, diventa un’ intermediaria apprezzata e ricercata tra la corte romana e quella milanese. Alla morte di Sisto IV, in fuga, decide di rifugiarsi presso la rocca di Castel Sant’Angelo con l’intento di occuparla a nome del governatore, suo marito. Comanda da qui i soldati e minaccia addirittura il Vaticano, imponendo ai cardinali di venire a patti con lei. Alla fine del 1500 gli Oldofredi di Iseo vengono in possesso del palazzo Botti per sfruttare la possibilità di moltiplicare i dazi sui porti e i guadi del fiume Oglio, e per contollare il commercio del sale.
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Luogo

Torre Pallavicina

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