Palazzo Grumelli Pesenti
Il palazzo si trova in prossimità di piazza Mercato delle Scarpe e presenta la facciata cinquecentesca. Il palazzo, di cui non si conosce il progettista, era stato edificato dalla famiglia Grumelli Pedrocca, passando poi alla famiglia Colleoni e successivamente ai Ghisalberti e poi a Carlo Pesenti. L'immobile è tutelato dalla soprintendenza locale soggetto al Ministero dei Beni Culturali e vincolato di autorizzazione in ogni suo intervento a opera della soprintendenza.
L'immobile fu la residenza dalla poetessa Isotta Brembati, di cui si conservano due ritratti del'albinese Moroni durante gli anni del suo secondo matrimonio, contratto a soli 27 anni con il conte Gian Gerolamo Grumelli, anche lui poi ritratto da Giovan Battista Moroni nel famoso dipinto Cavaliere in rosa, conservato poi nel palazzo Moroni posto sulla medesima via. La poetessa morì nel palazzo Grumelli la notte tra il 23 e il 24 febbraio 1586 mentre era a tavola con il marito: "...essendole caduta la goccia, e per ciò perduti tutti i sentimenti se n'è passata all'altra vita, e noi tutti rimasi sbigottiti e in pianto"
L'immobile fu oggetto di rivisitazione architettonica nel Settecento sotto la guida dell'architetto Leopoldo Pollack e nella metĂ del Novecento sia per la parte interna che la facciata