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Il Museo delle Pietre Coti va ad inserirsi a pieno titolo, con una sua specificità e originalità, tra queste lodevoli e significative iniziative e ha una particolare rilevanza culturale e documentaria dato che proprio nella bassa valle Seriana l’industria delle coti ha avuto lungo i secoli uno dei suoi centri di escavazione e di lavorazione. Nembro e Pradalunga sono stati infatti per secoli territori di  roduzione e di commercializzazione delle coti, le indispensabili pietre che servono per ridare il filo agli attrezzi da taglio, in particolare alla falce fienaia.

Nembro in particolare si caratterizzò, specialmente nell’ultimo secolo, quale centro di lavorazione e di spedizione delle coti che dal paese partivano alla volta dei paesi europei ed extraeuropei. Le fonti scritte attestano questa importanza  dell’industria delle coti per l’economia di Nembro, di Pradalunga e, in misura minore, degli altri paesi in cui in diverso modo essa era attiva, Albino, Palazzago, Grone, Foresto Sparso. Nell’Ottocento in queste contrade ben mille persone trovavano occupazione in vario modo nelle attività di lavorazione delle pietre: non solo gli uomini addetti all’escavazione, al trasporto, alla cernita ed al taglio, ma anche donne e bambini che prestavano la loro opera nella levigazione, sovente effettuata nell’ambito domestico.

Contatti

Telefono: 035 471362
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Luogo

Nembro

via Ronchetti 29

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Eventi