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Cimitero Monumentale di Bergamo
Il cimitero monumentale è situato nell'area nord-est della città , collegato da un lungo viale a via Borgo Palazzo. Una piazza anticipa l'imponente prospetto rivestito in ceppo di Brembate, composto da un corpo semicircolare su alto podio e da due ali rettilinee corrispondenti agli ingressi.
L'asse centrale è sottolineato dalla scalinata in cima alla quale si eleva il volume tronco piramidale del famedio, collegato alle cappelle laterali da colonnati, decorati inferiormente da un anello con foglie d'edera e bacche, motivo riproposto nel cancello in ferro battuto ideato dal milanese Enrico Colombo. Ai fianchi del portale d'ingresso al famedio, una fascia a bassorilievo in ceppo gentile illustra il "Miserere", opera dello scultore Ernesto Bazzaro; gli altri elementi decorativi sono di Emilio Buzzetti.
Richiami simbolici alla sacralitĂ e al carattere del luogo, si incontrano nei capitelli del porticato interno degli avancorpi.
Datano al 1892 le prime voci circa l'intenzione di accorpare in unico complesso i quattro piccoli campisanti esistenti in cittĂ . Il 17 ottobre 1896, un bando di concorso nazionale invitava architetti, ingegneri e artisti a presentare il progetto del Cimitero unico da costruirsi accanto a quello esistente di S. Maurizio. Quest'ultimo sarĂ inglobato nel nuovo impianto e destinato alle sepolture dei bambini. Secondo il bando l'ingresso monumentale, doveva servire da famedio e ospitare un atrio/peristilio, le sale di necroscopia e di osservazione, gli uffici del custode e di contabilitĂ , due entrate a porticato, l'alloggio del custode e del capo seppellitore e una cappella per i riti funebri. VincerĂ la competizione il progetto dell'architetto Ernesto Pirovano, nonostante il preventivo di spesa superasse di gran lunga le 150.000 lire previste dal bando. Immediatamente si avviarono le procedure per l'esproprio dei terreni che si prolungarono fino al 1900, anno di inizio del cantiere. DifficoltĂ di vario genere rallentarono dapprima i lavori di costruzione e, successivamente, portarono alla loro sospensione nel 1905. Ripresero cinque anni piĂą tardi, affidati ora all'impresa edile dello stesso Pirovano che li concluse nel 1913. L'avancorpo che completa a est il fronte principale fu realizzato alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso su progetto dell'Ufficio Tecnico Comunale.
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