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Chiesa di Sant'Andrea Sforzatica

La prima citazione della chiesa posta nella località di Sforzatica risale al 1155, indicata nella bolla pontificia di papa Adriano IV come lunga ben 22 metri e larga 8 completa di una sacrestia definita piccola e umida. Nel Cinquecento divenne sede vicariale con ben 17 chiese dipendenti ma inserita nella Arcidiocesi di Milano. Nell'autunno del 1575 ricevette la visita pastorale di san Carlo Borromeo arcivescovo di Milano dalla cui relazione di desume che non era conforme alla disposizioni liturgiche, fu infatti ordinato di effettuare l'adeguamento con l'obbligo di spostare l'altare maggiore. Documentato nel 1598 un processo della santa inquisizione nella chiesa a carico di un certo Bartolomeo Locatelli, agricoltore e falegname con l'accusa di avere aggredito l'allora parroco.

L'edificio con il tempo non rispondeva più alle necessità della popolazione fu decisa l'edificazione di una nuova chiesa con il consenso dell'arcivescovo Benedetto Odescalchi e del Doge della Repubblica di Venezia, la ricostruzione doveva essere fatta a spese delle comunità e delle offerte delle famiglia più importanti del territorio su progetto di Giovan Battista Caniana. La nuova chiesa fu edificata in prossimità del paese su un terreno donato con la posa della prima pietra il 27 ottobre 1732. I lavori richiederanno quasi trent'anni, venendo consacrata il 4 aprile 1754.

Nel triennio tra il 1784 e il 1787 la chiesa passò dall'arcidiocesi milanese a quella di Bergamo. Il primo atto fu l'autorizzazione dell'amministrazione comunale, della sacra Congregazione Concistoriale, e poi la bolla pontificia del 13 novembre 1786 di papa Pio VI. Il cambio di diocesi fu ufficializzato nel 1787 dalle autorità episcopali di Bergamo. La chiesa rimase unita a Verdello fino al 1957 con la formazione della nuova parrocchia di Dalmine.

Nel 1922 la chiesa fu smembrata dalla parrocchiale di Dalmine, mentre la località di Sforzata divenne nel 1927 frazione del nuovo comune di Dalmine.

Con decreto del 27 maggio 1979 del vescovo di Bergamo Giulio Oggioni, la chiesa fu inserita nel nuovo vicariato di Dalmine-Sforzatica. Nel XXI secolo la chiesa fu oggetto di lavori di ammodernamento e manutenzione straordinaria.
Luogo

Dalmine

Piazza Vittorio Emanuele III

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Eventi