Chiesa di San Pietro
La chiesa di San Pietro di origine romanica è il più antico luogo di culto presente a Tavernola Bergamasca nonché il solo presente sul territorio fino al 1570 quando ebbe un periodo di declino diventando chiesa cimiteriale.
L'edificazione della chiesa risalirebbe al XII secolo, presente nella “nota ecclesiarum” del 1360, documento voluto da Bernabò Visconti contenente l'elenco di tutte le chiese e i monasteri di Bergamo, specificandone le rendite e la tassa. Era la chiesa parrocchiale per il territorio più montano della zona comprese le frazioni di Vigolo e Parzanica. Un documento del 1391 decretò l'unione di Cambianica e Bianica a Tavernola da parte del comune di Bergamo, confermerebbe il numero maggiore di abitanti di Tavernola rispetto alle altre lopcalità , mentre nel 1395 un documento autorizzò l'autonomia a Vigolo e Parzanica.
La parte più antica della chiesa è rintracciabile in alcune parti della facciata e del campanile. Del secolo successivo è la realizzazione della loggia presente nella controfacciata che era accessibile da una scalinata esterna.
Del XVI secolo fu ampliato l'interno e fu realizzata la sagrestia. Proprio in questo tempo il Romanino eseguì gli affreschi sia quelli posti sul presbiterio che quelli sulla loggia in controfacciata, affresco che doveva essere una grande Crocifissione ma che però non poté portare a termine.
Se nella Visita pastorale del 1575 di Carlo Borromeo la chiesa pare fosse ancora rilevante per la comunità , e che vi era presente la tomba di un membro della famiglia Fenaroli, che il cardinale fece rimuovere, in quella del 1594 del vescovo Giambattista Milani risulta che la chiesa è solo cimiteriale, la comunità di Tavernola preferisce quella di chiesa di Santa Maria Maddalena molto più comoda. Fu proprio nel tempo tra le due visite che venne realizzata la sagrestia.