Villa La Patirana
Tornano le Giornate FAI di Primavera, in cui luoghi solitamente inaccessibili apriranno al pubblico: per questa occasione sarĂ possibile visitare la Villa La Patirana a Zandobbio.

Nel pieno centro di Zandobbio, affacciata sulla piazza del Comune, una piccola strada di poche decine di metri conduce ad un luogo ricco di fascino e sorprese. All'interno di un muro in pietra, Immersa nel verde che la circonda, Villa La Patirana si svela con i suoi salotti, i suoi affreschi e le sue cantine facendoci fare un tuffo nel passato in una storia che continua da quasi tre secoli, tra lo scorrere del tempo che grazie ai recenti restauri pare non aver intaccato questo luogo bucolico.
La Patirana prende il nome dalla bisnonna degli attuali proprietari: Carolina Patirani, nata a Bergamo nel 1876. Tuttavia la Villa è molto più antica visto che si sviluppa da una dimora padronale risalente al XVI secolo. La forma attuale si deve a Silvestro Patirani, nonno di Carolina, che negli anni Trenta del 1800 decise di attuare un profondo restauro e ampliamento per conferire alla dimora, da sempre villa di campagna, l'aspetto neoclassico che tutt'ora la caratterizza.
In quello che a tutti gli effetti è un polmone verde nel cuore di Zandobbio Villa La Patirana si presenta con un'imponente facciata che subito rapisce la vista. In stile neoclassico, si staglia imponente come vetrina che preannuncia la meraviglia che si cela al suo interno. Qui infatti, tra soffitti a cassettoni originari e affreschi ottocenteschi fa bella mostra di sé una ricca quadreria dove sono ritratti tra gli altri i più illustri membri della famiglia Patirani, oltre a piccole meraviglie che non ci si aspetterebbe mai di trovare in un luogo come questo, come per esempio tondi di gesso utilizzati come prove d'autore per un celebre monumento bergamasco. In una villa di campagna tuttavia non possono mancare le cantine e La Patirana non fa eccezione. In un ambiente dal fascino antico, tra bottiglie ordinate e botti in legno le cantine di Villa La Patirana custodiscono essenze pregiate ed inebrianti, oltre ai segni di antiche regole di scambio fra i proprietari e i coltivatori dei loro fondi.
-Sabato: 14-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
-Domenica: 9.30-13/14-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
Durata visita: 30 minuti
In caso di particolare affluenza l'ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Giornate FAI di Primavera
Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla 33esima edizione, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. In 400 città , grazie all’impegno di migliaia di volontari, saranno aperti 750 luoghi speciali, molti dei quali inaccessibili o poco conosciuti. L'evento celebra anche il cinquantenario del FAI. Le visite, a contributo libero, permetteranno di sostenere le attività della Fondazione, unendo arte, cultura e natura.