Mulino Maurizio Gervasoni
Tornano le Giornate FAI di Primavera, in cui luoghi solitamente inaccessibili apriranno al pubblico: per questa occasione sarĂ possibile visitare il Mulino Maurizio Gervasoni a Roncobello.

A CURA DI ASSOCIAZIONE MAURIZIO GERVASONI Situato in un contesto paesaggistico unico, nel territorio della piccola localitĂ montana di BĂ resi -val Brembana- il fabbricato rurale in pietra risale al XVII sec. e tuttora conserva un torchio per la spremitura delle noci, un mulino per le farine (datato 1672) e le testimonianze di un antico forno per il pane. Dall'attivitĂ di questi opifici decine di comunitĂ della valle hanno ricavato per secoli i beni necessari alla propria sussistenza: farina, pane, olio per alimentazione e illuminazione.
Sopra l'ingresso un affresco raffigura una Madonna con Bambino, mentre a destra è rappresentato un albero di noce. Sede di antichi mestieri e tradizioni, per la sua rilevanza storica, etnografica e anche antropologica (tutta l'area, infatti, reca tracce di insediamenti abitativi risalenti all'età del bronzo), il mulino è stato sottoposto a vincolo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2003 è stato inoltre il secondo bene più votato nel censimento, bandito dal FAI, dal titolo "I Luoghi del Cuore".
Grazie a una donazione di Intesa Sanpaolo, la Fondazione nel 2005 ha potuto acquistare il mulino dalla famiglia Gervasoni. Il progetto del FAI ha previsto un'opera di recupero e restauro dell'edificio e dei suoi meccanismi, affinché la preziosissima memoria storica in esso custodita non andasse perduta. La gestione del mulino è stata poi affidata alla comunità locale.
-Sabato: 14.30-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
-Domenica: 14.30-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
In caso di particolare affluenza l'ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Giornate FAI di Primavera
Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla 33esima edizione, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. In 400 città , grazie all’impegno di migliaia di volontari, saranno aperti 750 luoghi speciali, molti dei quali inaccessibili o poco conosciuti. L'evento celebra anche il cinquantenario del FAI. Le visite, a contributo libero, permetteranno di sostenere le attività della Fondazione, unendo arte, cultura e natura.