Un sasso che distingua
Prosegue il Funesto Festival, un dialogo tra arte, cultura e riflessione sulla morte, con un ricco programma di eventi: appuntamento con sei dipinti di scheletri viventi, dell'artista bergamasco Bonomini e commentati dallo storico dell'arte De Pascale.
Visita guidata con Valentina Raimondo.
I nostri cimiteri sono luoghi carichi di storia e di arte. Ogni tomba, ogni cappella è allo stesso tempo il simbolo della vita e della morte. Attraverso il monumento funerario si sceglie infatti l’immagine attraverso cui si vuole essere ricordati. Il Cimitero di Bergamo è particolarmente ricco di monumenti funerari, ognuno dei quali racconta una storia. E allora perché non provare a raccontarne qualcuna? Perché non provare a entrare in punta di piedi all’interno del camposanto e ascoltare cosa raccontano le pietre e le opere d’arte che impreziosiscono questo museo a cielo aperto? La passeggiata insieme a Valentina Raimondo avrà proprio questo obiettivo: raccontare delle storie, storie di vite particolari, di personalità che hanno lasciato il segno a Bergamo e non solo, di dimostrare l’importanza dell’arte anche nella morte.
In collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Cimiteriali del Comune di Bergamo.
Funesto Festival
Funesto, il festival di Sguazzi, è un progetto culturale ed artistico che, a partire da queste domande, invita ad una riflessione sul tema della morte. E, di conseguenza, su quello del vivere; perché è giusto parlare di “qualità della vita”, ma non lo si può fare senza confrontarsi sulla “qualità della morte”. Attraverso un approccio il più possibile transdisciplinare che metta in dialogo fra loro arte, filosofia, antropologia, scienza, narrazione... il festival offre un’ampia gamma di prospettive sul tema, percorrendo direzioni alternative rispetto a quelle stereotipate, spettacolari o retoriche (comunque evasive), tipiche del discorso comune contemporaneo.