(S)legati
Continua la XIII edizione del festival "A levar l'ombra da terra" con lo spettacolo teatrale che racconta la storia dei due alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
L’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates. La storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest. Ma è anche la storia di un’amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi. La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna.
C’è dunque una cima da raggiungere. C’è l’estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita. E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, la vita fa lo sgambetto e c’è allora il gesto, quel gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno. Un gesto che separa le loro sorti unite. Che ne (s)lega i destini per sempre. Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso, salverà la vita a entrambi: tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base. E a ritrovarsi insperatamente lì dopo 4 giorni. E’ la storia di un miracolo. Di un’avventura aldilà dei limiti umani. Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambe.
L’ingresso a questa e tutte le serate del festival "A levar l'ombra da terra" resta gratuito per il pubblico che è da quest’anno invitato ad effettuare la prenotazione sul rinnovato sito www.alevarlombradaterra.it.
Anche quest’anno il festival non rinuncia alla sua presenza nella provincia di Bergamo. Con una partenza posticipata rispetto alle edizioni precedenti, torna la proposta culturale ricca e variegata con cui il festival toccherá quasi 20 comuni della provincia bergamasca.
Un’edizione particolare nei tempi e nei modi, ripensati a seguito dell’emergenza sanitaria appena vissuta, ma che vuole evitare ogni retorica, e ribadire il legame con il territorio costruito in questi 13 anni di attività culturale.
Più di 30 le date in cartellone tra spettacoli teatrali, reading musicati, cinema e danza.
Le storiche sezioni del festival vengono riproposte, prediligendo modalità di realizzazione e allestimento in grado di rispettare agilmente le norme legate al distanziamento e alla gestione del pubblico in condizioni di sicurezza. Per questo il 2020 vedrà un maggiore numero di reading programmati, così come di serate di cinema all’aperto, ma non mancheranno gli spettacoli teatrali di prosa, danza e comicità. Sempre collocati in spazi suggestivi dei comuni della bergamasca, individuati con le amministrazioni coinvolte, dalla cerchia della cittá alla valle.
La rassegna è organizzata con il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Sistema Bibliotecario della Valseriana, e con la collaborazione di BAM! Strategie culturali, Festival Danza Estate.
Rinnovata anche la collaborazione con CAI Bergamo e il Festival Danza Estate.
Collaborano e sostengono l’iniziativa, i Comuni di: Ardesio, Azzano San Paolo, Bonate Sotto, Casnigo, Cassano D’Adda, Gandino, Leffe, Levate, Orio al Serio, Osio Sotto, Paladina, Parre, Pedrengo, Stezzano, Torre de’ Roveri, Verdello, Villa di Serio.
L’intera iniziativa è organizzata dall’associazione culturale A levar l’ombra da terra con la direzione artistica di Alberto Salvi e la direzione organizzativa di Davide Pandera e Marta Ceresoli.