Il grande Torino
Prosegue la stagione teatrale di TNT-Teatro Nuovo Treviglio, tutta da vivere e con numerosi ospiti, da settembre a maggio. Oggi sul palco uno spettacolo in ricordo della tragedia del 4 maggio 1949 quando l'aereo della squadra del Torino si schiantò.
Cosa c’è nella valigia di un calciatore che torna da una lunga trasferta o da una sfida memorabile? Quali oggetti, quali cose si conservano sul fondo della borsa? Ci saranno scarpe, indumenti da gioco, una tuta, calzettoni, una fascia da capitano; ci sarà una maglia scambiata con un avversario, mappe per visitare la città dove si è stati, souvenir da portare a chi è rimasto a casa ad aspettare, artigianato locale, una bambola, un barattolo di canfora per ungere i muscoli... Nelle valigie recuperate tra i rottami dell’aereo FIAT G.212 che il 4 maggio 1949 si schiantò su Superga, c’erano tante di queste cose ma anche molto di più: c’erano i sogni ritrovati di una generazione e di un Paese intero, il nostro, l’Italia. Immaginiamo che in quel giorno del ’49 non sia accaduto nulla, nessuna tragedia; spostiamo indietro il calendario e sfogliamo l’album dei ricordi: prima cartolina, seconda, terza, fino a ritrovare le radici e i protagonisti di una pagina di storia rimasta incollata agli occhi della memoria. Nomi, cognomi, luoghi, date.
Il Torino era una cartolina da un Paese diverso, da un luogo in cui le valigie della gente non contenevano nulla perché erano state svuotate dalla guerra, erano povere e da riempire ancora di tutto: di cose materiali e indispensabili, ma anche di rivalsa, di sogni, di vita.
Per questo, quando il cielo inghiottì gli “Invincibili” in maglia granata, venne giù tutto; fu un lutto così potente da cancellare ogni slancio di avvenire per tanti italiani. Ricordarlo a 75 anni esatti, vuol dire riannodare i fili del tempo e restituirci un frammento di ciò che siamo stati e, in qualche maniera, vorremmo un po’ tornare ad essere.
Di e con Gianfelice Facchetti e gli Slide Pistons