Pinin e le masche
Continuano gli appuntamenti per la rassegna Natura e Cultura, in programma uno spettacolo di Luciano Nattino.
Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Non torna più in paese da tempo. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli.
Per incontrare Pinin è necessario andare nei suoi luoghi, che sono distanti dalla civiltà, dai rumori dell'oggi. Dunque occorre innanzitutto camminare per piccoli sentieri e poi attendere in un luogo specifico, tra il fitto degli alberi, prendendo posto attorno a una torcia.
E, se non si è troppo rumorosi o curiosi, lui, Pinin, potrebbe arrivare.
È brusco, selvatico, non parla volentieri ma, se gli prende la vena buona, può parlare a lungo. Le sue sono storie di alberi, di uomini, di un amore lontano. Sono anche storie di guerre, di ricordi, di viaggi, di fughe. E sono, soprattutto, storie di masche, storie di quegli esseri che proteggono, a modo loro, la terra.
Testo di Luciano Nattino
Liberamente tratto da un racconto di Davide Lajolo
Con Massimo Barbero
Compagnia Teatro degli acerbi
Natura e Cultura, la rassegna teatrale che porta spettacoli nei luoghi naturalistici della Bassa pianura bergamasca, quest'anno estendendosi anche a Crema e Milano.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero e gratuito.
Potrebbero esserci brevi tratti sterrati da percorrere a piedi nella natura per raggiungere il luogo di spettacolo.
Alcune location non prevedono le sedie, pertanto si consiglia di portare sempre con sé una coperta per godere dello spettacolo seduti nell’erba.
Si consiglia di portare con sé una borraccia.
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno in luoghi al coperto