Prometeo
Per la Stagione di Altri Percorsi del Teatro Donizetti, uno spettacolo che mette in scena la paura e il coraggio di affrontarla attraverso le parole di Eschilo che scavano alle radici del coraggio.
Prometeo indaga il senso profondo dell’opera di Eschilo: ruba a Eschilo il fuoco della sua tragedia per donarlo al pubblico.
L’obiettivo è “calarsi” nel sentimento tragico che l’opera propone, elaborando una lingua che preservi la “solennità ” dei millenni rendendo comprensibile il senso al pubblico di oggi. Protagonista dello spettacolo è un gruppo di giovani attori, neodiplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, che si sta costituendo in associazione autonoma per sperimentare nuove modalità di produzione. Il nome che si sono dati è Potenziali Evocati Multimediali (un’analisi neurologica che calcola il tempo di reazione dei nervi periferici agli impulsi cerebrali).
Un gruppo di ragazzi, perché la tragedia racconta un tempo giovane.
La sfida registica, quindi, è quella di plasmare, anche se nel caso di Prometeo sarebbe meglio dire “forgiare”, i corpi in modo che sappiano esprimere il sentimento tragico. La regia di Gabriele Vacis – un percorso creativo condiviso con tutti gli attori – lavora, contestualmente, su parole, azioni fisiche, musiche e allestimento scenico. Perché la parola non è l’unico strumento utile all’evocazione di un sentimento. Componenti irrinunciabili all’espressione del sentimento tragico sono la musica, il gesto, il movimento.
da Eschilo
uno spettacolo di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e gli attori di PEM
regia – Gabriele Vacis
con Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Chiara Dello Iacovo, Pietro Maccabei, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera
scenofonia – Roberto Tarasco
suono – Riccardo Di Gianni
cori – Enrica Rebaudo
produzione CMC/Nidodiragno/CMC - PEM Potenziali Evocati Multimediali