Metodo Stanislavskij
Appuntamento con Beatrice Meloncelli per affrontare la recitazione moderna un'esperienza di vita nella quale coinvolgersi per coinvolgere lo spettatore.
Verranno forniti alcuni elementi del metodo Stanislavskij, fondamentale contributo per affrontare la recitazione moderna, secondo un percorso che si propone di creare sulla scena la verità, cioè un'esperienza di vita nella quale coinvolgersi per coinvolgere lo spettatore. Dotare il personaggio di una vita interiore che guidi tutte le manifestazioni esteriori. Inoltre, spunti dal maestro Eugenio Barba, dove il regista si lascia guidare dalla qualità delle tensioni nelle improvvisazioni fisiche.
- Addestramento psicofisico, sensoriale ed emotivo.
- Ricerca del personaggio e del suo gesto psicologico.
- L'improvvisazione: per esplorare la circostanza data e scoprire come trasformarla in un momento di vita, come dare spontaneità e naturalezza alle azioni e alle parole.
Il metodo Stanislavskij è uno stile di insegnamento della recitazione messo a punto da Konstantin Sergeevič Stanislavskij (che solitamente lo chiama psicotecnica) nei primi anni del ‘900.
Il metodo si basa sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. Si basa sulla esternazione delle emozioni interiori attraverso la loro interpretazione e rielaborazione a livello intimo. Per ottenere la credibilità scenica, il maestro Stanislavskij creò esercizi che stimolassero le emozioni da provare sulla scena, dopo aver analizzato in modo profondo gli atteggiamenti non verbali e il sottotesto del messaggio da trasmettere. I risultati dei suoi studi furono raccolti in alcuni volumi. Nel 1938 pubblicò “Il lavoro dell’attore su se stesso” e nel 1957 uscì postumo “Il lavoro dell’attore sul personaggio”.
Con Beatrice Meloncelli
Requisiti: avere esperienza teatrale